La Juventus di Elkann rinasce all'insegna del "governo" dei tecnici

Oltre al presidente Ferrero e all'Ad Scanavino, tre specialisti per tirare la Signora fuori dai guai

La Juventus di Elkann rinasce all'insegna del "governo" dei tecnici

La Juventus ha un nuovo consiglio di amministrazione, formato da cinque professionisti: tutti tecnici. Pochi ma buoni, almeno questo è quanto spera John Elkann, numero uno di Exor ovvero la holding di investimento controllata dalla famiglia Agnelli. Nessun colpo di scena, stavolta: quelli, in gran misura, sono già arrivati da settimane. Da quando cioè Andrea Agnelli e tutto il cda precedente si erano dimessi onde evitare, secondo alcuni, di venire addirittura arrestati. Adesso, si volta pagina: oggi l'assemblea degli azionisti approverà il bilancio più tribolato della storia - perdita di esercizio di 238 milioni mentre il 18 gennaio si terrà un'altra assemblea per l'approvazione del nuovo cda. Tutto scontato, ovviamente. Anche se le acque restano parecchio agitate visti i disastri - contabili e non - compiuti dalla precedente gestione: il bilancio che sarà approvato oggi, per esempio, terrà conto di alcune modifiche rispetto a quello in cui Consob, Deloitte e Procura avevano riscontrato varie incongruenze. Il lavoro non mancherà, insomma. Tenendo anche conto della data fissata al prossimo 20 gennaio, quando è stata fissata l'udienza davanti alla Corte d'Appello federale sul caso plusvalenze nel quale sono coinvolte la Juventus e altre otto società, con la richiesta di revocazione della Procura federale in base ai nuovi elementi di imputazione emersi dalle carte dell'inchiesta Prisma.

Intanto, il nuovo cda. A partire da Maurizio Scanavino, scelto come direttore generale e amministratore delegato, ruolo che ricopre anche in Gedi (la media company che edita Repubblica, La Stampa, 10 testate locali, Radio Deejay e OnePodcast): poi Gianluca Ferrero, presidente indicato dallo stesso Elkann e 'uomo dei conti' degli Agnelli, quindi Diego Pistone, Laura Cappiello e Fioranna Vittoria Negri in qualità di amministratori indipendenti. Nomi che agli appassionati di calcio non dicono nulla ma, appunto, professionisti che dovranno aiutare la società a uscire dal guado in cui si è cacciata, in Italia ma anche in Europa dove dovranno essere ricuciti i rapporti con la Uefa e l'Eca (Associazione dei Club Europei): nessuno spazio quindi, almeno oggi, per figure calcistiche tipo Del Piero. Avanti con i tecnici: Pistone è una figura storica del gruppo Fiat nell'area finance e attualmente è membro del Cda di Diasorin, Cappiello è un'avvocata dello studio legale Orrick e, in passato ha assistito società come Microsoft Corporation, Enel, Enel Green Power e Leonardo, mentre Negri ricopre cariche in Satispay, Fincantieri e Autostrade per l'Italia.

Sullo sfondo, almeno per adesso, la squadra.

Che riprenderà oggi a lavorare alla Continassa e che spera, per la partita contro la Cremonese del 4 gennaio, di non ricevere brutte sorprese da Vlahovic (pubalgia), di poter arruolare a tutti gli effetti Chiesa e di cominciare a essere ottimista sul rientro di Pogba. L'obiettivo rimane un piazzamento tra le prime quattro, pur se nessuno al momento può garantire che basti quello per partecipare alla prossima Champions League.

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