Juventus, Emre Can: "Non sono felice ma le cose possono cambiare"

Emre Can è uno dei volti tristi della Juventus di inizio stagione: "Ma resterò forte e continuerò a lavorare su me stesso. Nel calcio possono sempre succedere molte cose"

Juventus, Emre Can: "Non sono felice ma le cose possono cambiare"

Emre Can non si sarebbe mai aspettato di diventare un rincalzo di lusso alla Juventus e questi mesi non sono stati affatto facili per l'ex canterano del Bayern Monaco. Il 25enne nato a Francoforte sul Meno, infatti, ha prima dovuto incassare la decisione di Maurizio Sarri di escluderlo dalla lista Champions League, insieme all'epurato Mario Mandzukic, ed ha poi dovuto subire una serie di esclusioni tecniche a ripetizione. L'ex Liverpool, infatti, ha giocato solo contro Napoli, mezz'ora, Spal 29 minuti, Inter, 19 minuti e Lecce per 72 minuti nell'unica partita nella quale è partito dal primo minuto.

Emre Can un mese fa si era pesantemente sfogato e lamentato in patria dopo una partita della nazionale tedesca: "Non sono felice in questo momento, non gioco molto a differenza della scorsa stagione quando fui impegnato anche in partite importanti per la Juventus offrendo un buon rendimento. Non ho avuto occasioni in questa stagione. Ma ora penso che quando tornerò nel mio club avrò di nuovo delle possibilità di giocare. Sono decisamente grato a Joachim Low, perché mi ha chiamato in nazionale anche se non sono stato impiegato molto nella Juve".

Da quella data la sua condizione alla Juventus non è affatto migliorata, anzi, il tedesco di origine turca ha giocato solo una partita contro il Lecce e nulla più. Facile pensare che posso lasciare Torino già a gennaio o sicuramente a giugno ma per ora l'ex Liverpool non molla e vuole continuare a lottare per guadagnarsi il posto alla Juventus e l'ha fatto ai microfoni di Kicker: "Ho giocato una sola partita dall'inizio, quindi non sono contento. Ma resterò forte e continuerò a lavorare su me stesso. Nel calcio possono sempre succedere molte cose".

Emre Can ha poi continuato a parlare della sua situazione facendo trasparire di essere maturato: "Sono un ragazzo ambizioso che vuole sempre competere ai massimi livelli. Ma sto anche imparando da questo momento difficile in cui le cose non vanno come speravo". Il tedesco ha poi parlato dei giovani d'oggi che sprecano il loro talento: "Credo sia un peccato come certi ragazzi gestiscano il proprio talento. Non riesco a capirli: hanno l’occasione della vita, allenandosi con i professionisti, ma alcuni hanno un linguaggio del corpo che mi fa arrabbiare. Non so se si rendono conto di non essere nell’ambiente giusto. Alla Juve vado spesso da questi ragazzi e parlo con loro per cercare di evidenziare quali occasioni gli si aprirebbero dando il massimo.

Alcuni però non lo capiscono. Forse il problema riguarda gli stipendi, che ormai sono alti anche per i giovanissimi. Se a quell’età già guadagni tanto è possibile che poi non si abbia la giusta fame".

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