La partita più difficile da vincere. Jannik Sinner ha concluso in maniera trionfale la propria settimana nel Masters1000 di Cincinnati. Il torneo dell'Ohio mai aveva riservato grosse soddisfazioni al 23enne altoatesino, che ha festeggiato il suo compleanno nel corso dell'evento negli States. Un bel regalo l'ha così definito Jannik al termine della Finale vinta contro lo statunitense Frances Tiafoe e un successo significativo dopo un periodo complicato. Si pensava all'amarezza per la rinuncia alle Olimpiadi, ma in realtà la vicenda della positività al Clostebol era quella che gli aveva tolto il sorriso. Sinner, scagionato dalle accuse, potrà affrontare gli US Open, ma la sua figura potrebbe essere contaminata, e non solo di un miliardesimo di grammo, ma dall'aura del dubbio. A calcare la mano, alcuni suoi colleghi sui social. Lo si evince da quanto scritto dall'australiano Nick Kyrgios e dal canadese Denis Shapovalov. Kyrgios si è espresso senza troppi peli sulla lingua su X: «Ridicolo... che sia stato accidentale o pianificato. Ti hanno fatto fare due test con una sostanza (steroide) proibita... dovresti stare fuori per due anni. Le tue prestazioni sono migliorate. Crema per massaggi... Sì, bella questa!». Shapovalov, dal canto suo, ha posto il tema dei due pesi e due misure, ritenendo che le sospensioni dall'attività per Sinner, poi revocate ad aprile, siano frutto solo del suo status: «Non riesco a immaginare cosa stiano provando in questo momento tutti gli altri giocatori che sono stati squalificati per sostanze contaminate. Regole differenti per giocatori differenti». Una considerazione a cui si è associato anche il tennista francese Lucas Pouille: «Bisogna forse smettere di farci perdonare per dei cogl... E che dire dei giocatori che sono stati squalificati solo per 3 mancate presenze e non sono mai stati testati positivi?».
Dubbi anche per Nicola Pietrangeli, ex capitano di Coppa Davis: «Questo Tribunale indipendente mi convince poco, perché gli hanno tolto i punti e i soldi conquistati a Indian Wells se è innocente?».
Dalla parte di Sinner, invece, Corrado Barazzutti: «Le indagini sono durate diversi mesi e quindi sono molto accurate. Evidentemente è del tutto innocente». In ogni caso, una macchia per il campione. Basteranno le vittorie a dissipare la diffidenza?
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