
Nove partite alla fine del campionato, ma anche 9 partite in meno di un mese: la volata dell'Inter comincia a San Siro contro l'Udinese. Mercoledì sarà tempo di derby e la settimana successiva torna la Champions. Il calendario incalza, ma Inzaghi è convinto di essere pronto. «Sapevamo che la nostra stagione sarebbe stata molto lunga e l'abbiamo preparata pensando anche al Mondiale per Club, una manifestazione in cui vogliamo fare una grande figura», spiega il tecnico nerazzurro al microfono di Dazn. Un po' allenatore e un po' alchimista, gestore di uomini e di risorse e di emozioni. «Speravamo di arrivare ad aprile in questa situazione, per poterci giocare tutto. Eccoci, siamo pronti».
La sosta per le Nazionali gli ha restituito giocatori importanti come Dimarco e come Darmian, che oggi pomeriggio tornano titolari. All'appello mancano solo Dumfries, in permesso-malattia in Olanda, e capitan Lautaro, che punta però al gran rientro già contro il Milan. Oggi tocca all'altra faccia della ThuLa, quel Thuram che si è appena autoinserito «fra i 10 migliori attaccanti del mondo», perché non è certo l'autostima a mancare in questa squadra. Il francese, anche lui esentato dalla Nazionale e libero di guarire ad Appiano Gentile, insegue il gol che in campionato gli manca dal 19 gennaio: sarebbe il 14esimo, bottino finora mai raggiunto in carriera (mentre in giro per il mondo, sono molti più di 10 ad averlo già fatto, ma almeno alle parole evidentemente non c'è mai un limite).
Senza Lautaro, quest'anno in campionato l'Inter ha vinto 2 volte su 2. E nelle ripartenze dopo le soste, finora ha vinto 2 partite e ne ha pareggiata 1, sempre in trasferta. Accanto a Thuram dovrebbe esserci Correa, forse non a caso anche per il precedente beneaugurante di fine autunno, quando a Verona, proprio dopo una sosta, giocò per la prima volta titolare, con 1 gol e 2 assist all'attivo. Partitona, peraltro poi rimasta caso isolato: una sola altra volta in campo dall'inizio (col Genoa) ma poi sostituito, già nell'intervallo. Arnautovic prima alternativa all'argentino, in quanto Taremi è rientrato per ultimo dall'Iran (ma con 2 gol, più la qualificazione al Mondiale '26).
A margine, ma non troppo, di Inter-Udinese c'è anche la protesta degli ultras nerazzurri, che nuovamente non tiferanno nei primi 20
minuti contro il bando a striscioni e coreografie e soprattutto per il caro biglietti (eppure San Siro oggi dovrebbe tornare a essere esaurito, se non ci fosse un'indagine penale in corso, le battute potrebbero sprecarsi).
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