L'americano islamico che viene dall'Italia

Per Yunus Musah la sfida tra USA e Iran ha un triplo livello di lettura

L'americano islamico che viene dall'Italia

Per Yunus Musah (nella foto) la sfida tra USA e Iran ha un triplo livello di lettura: sportivo, perché in palio c'è la qualificazione agli ottavi di finale; politico, visti i rapporti storicamente tesi tra i due paesi; e religioso, dal momento che è l'unico musulmano nella rosa della selezione americana. Una partita dai molteplici stimoli, anche se alla fine ciò che conta per il classe 2002 americano è il responso del campo, e sotto questo profilo lo cose stanno andando bene, vista la grande prestazione sfoderata contro l'Inghilterra, ulteriore tappa di un percorso di crescita rapida che nel giro di pochi anni lo ha portato dal Giorgione Calcio 2000, squadra di Castelfranco Veneto, alle giovanili dell'Arsenal e, in seguito, alla Liga spagnola, dove con il Valencia ha debuttato e segnato quando non aveva ancora compiuto 18 anni. Fino ai Mondiali con gli Stati Uniti, una delle quattro nazionali le altre erano Ghana, Italia e Inghilterra - per le quali avrebbe potuto optare. Nato a New York da genitori ghanesi, fino a 9 anni di età Musah ha vissuto in Italia, prima di trasferirsi a Londra per entrare nelle giovanili dell'Arsenal, acquisendo la cittadinanza inglese. I più attenti però sono stati gli USA grazie alla segnalazione di Nico Estevez, ex delle tecnico delle giovanili spagnole, dal 2019 al 2021 assistente di Gregg Berhalter sulla panchina della nazionale a stelle e strisce.

Due settimane prima di diventare maggiorenne Musah ha debuttato con gli USA, respingendo in seguito le offerte di Gareth Southgate che lo invitavano a ripensarci e tornare a vestire la maglia dell'Inghilterra indossata nelle giovanili. Troppo tardi: il gioiellino nato nel Bronx ha premiato la nazionale più lungimirante.

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