Un fulmine australiano in Riviera. È la Orica Greenedge, grande favorita della vigilia, a sfrecciare davanti a tutti nella cronosquadre inaugurale del 98° Giro d’Italia. I 17,6 km di corsa contro il tempo lungo la pista ciclabile da San Lorenzo al Mare a Sanremo sono uno sparo in un pomeriggio di primavera inoltrata, quasi d’estate: 54,340 km/h di media. E a stracciare la concorrenza è la formazione australiana: a mettere la maglia rosa, perché primo sul traguardo, è l’esperto Simon Gerrans, 34 anni, un curriculum da ottimo velocista e cacciatore di classiche - sue la Sanremo del 2012 e la Liegi dell’anno scorso. Una mezza sorpresa, la scelta in casa Orica, forse dettata proprio dall’esperienza. Tutto lasciava pensare che la decisione dei «canguri» sarebbe caduta sulle spalle di Michael Matthews, già in rosa per sei giorni lo scorso. Ma il giovane e potente Bling - questo il suo soprannome per la passione per lusso e auto sportive - potrebbe già infilare il simbolo del primato domani nello sprint di gruppo di Genova.
Ma oltre al primo alloro e al primato provvisorio tra i big in corsa è iniziata la partita a scacchi per vestire il rosa a Milano, quando conta davvero. Il prologo parla a favore del grandissimo favorito della vigilia, Alberto Contador. Il Pistolero di Pinto, nonostante qualche problemino di amalgama nella gestione della cronosquadre della sua Tinfoff Saxo, si piazza in seconda posizione e guadagna su tutti i rivali. Alle sue spalle, un po’ a sopresa, batte un colpo Fabio Aru. Il giovane sardo dell’Astana si piazza al terzo posto e paga soli sei secondi dallo spagnolo. Quarto posto e 12 secondi di ritardo per Rigoberto Uran, il colombiano che forse si aspettava di guadagnare qualcosa con la sua Etixx Quickstep nella prova contro il tempo. Distacco pesante, e inaspettato, per l’australiano Richie Porte, il capitano della corazzata Sky, un’altra delle favorite dei bookmakers, accusa 20 secondi da Contador. Ottima prova invece per la Movistar della giovane coppia di outsider spagnoli Benat Intxausti e Jon Izaguirre (14“ da Contador). Più staccati, ma era nel conto, altri due dei big: il belga Jurgen Van den Broeck parte con 24“ da recuperare, Domenico Pozzovivo addirittura con 41“.
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