C'erano tutti gli ingredienti per festeggiare il ritorno di Claudio Ranieri all'Olimpico. Dopo cinque anni e mezzo e oltre 2000 giorni, eccolo lì sulla panchina giallorossa perché come ha ripetuto in questi giorni «quando la Roma chiama, bisogna rispondere presente». Ma il calcio vive di episodi, spesso sfortunati. E a rovinare la festa ci pensa la schiena di Celik che a metà del secondo tempo devia involontariamente il tiro di De Roon verso la porta di Svilar forse nemmeno così preciso. A completare l'opera il fischiatissimo ex Zaniolo che «spizza» di testa sui titoli di coda un corner di Cuadrado
L'Atalanta si porta così a casa tre punti preziosi nella corsa scudetto senza offrire una prova scintillante e resta alle calcagna del Napoli; la Roma sprofonda in classifica (la zona retrocessione è a soli 2 punti e sabato c'è una sfida salvezza sempre all'Olimpico contro il Lecce) nonostante stia dando segnali di ripresa. La strada intrapresa potrebbe essere quella giusta, bisogna però capire quanto questo gruppo sia abituato a giocare per un obiettivo meno «prestigioso» e nell'inferno della bassa classifica.
I giocatori della Roma indossano nel riscaldamento la maglietta con la scritta «Forza Edo», un incoraggiamento al loro ex compagno di squadra Bove che ha fatto vivere a tutti momenti di paura. Ranieri allestisce solo apparentemente una gara di contenimento: centrocampo a cinque che limita le idee dei bergamaschi, Dybala a supporto di Dovbyk che avrebbe anche le occasioni sotto porta, ma che al momento è solo il lontano parente del bomber dell'ultima Liga spagnola, tentativi pericolosi dalla distanza di Paredes e Koné. Gasperini si agita in tribuna stampa, dove segue la gara per la squalifica, prendendo appunti e sbraitando al telefono anche nell'intervallo con il vice Gritti. La squadra non gira e fatica a trovare contromisure all'assetto tattico romanista. Il tridente delle meraviglie per una sera non si vede, tanto che la loro gara, grazie all'ottima guardia della difesa di casa, finisce dopo un'ora.
Serve dunque l'episodio che fa girare la partita e che di fatto taglia le gambe a una Roma che pian piano perde anche pezzi (infortuni per Hummels e Cristante).
E come se non bastasse, c'è il gol-beffa dell'ex Zaniolo, divenuto da eroe di Tirana nella finale di Conference a «traditore» della Roma. La risposta ai fischi del pubblico giallorosso è la corsa del calciatore verso i tifosi della Dea che alla fine urleranno «vinceremo il tricolor». La notte del ritorno all'Olimpico di Ranieri è amara.
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