Ieri sera, prima della finale di Coppa Italia Atalanta-Lazio, a Roma è andato in scena l'ennesimo scempio compiuto da alcuni tifosi violenti che poco hanno a che vedere con il calcio. Secondo quanto riporta Il Messaggero, infatti, parte dei tifosi biancocelesti hanno attaccato premeditatamente le forze dell'ordine e nel mirino di questi supporter non c'erano di certo i tifosi avversari dell'Atalanta bensì il Patron Claudio Lotito, l'ex questore l', e in ultimo anche le forze dell'ordine. L'obiettivo, ben riuscito, era quello di creare il caso per dare una prova di forza e per dimostrare lo sdegno circa la nomina di D'Angelo come security manager della holding di Lotito
La finale dell'Olimpico era da giorni a rischio e lo si sapeva, con alcuni Irridubicili che erano già stati avvistati intorno allo stadio dalla mattina di ieri. Che i tifosi della Lazio non siano in buoni rapporti con Lotito la cosa è risaputa e secondo quanto riporta il quotidiano romano alcune provocazioni erano già andate in scena ad aprile. Il 23, infatti, fu esposto uno striscione che recitava: "Non ci compri un giocatore ma ti compri l' ex Questore". Chiaro riferimento a D'Angelo che nella sua carriera è stato capo della squadra mobile, ha arrestato elementi della Banda della Magliana, è stato vicecapo della polizia, direttore della Criminalpol.
Il 25 aprile, nel giorno della Festa della Liberazione, a Milano andò in scena un'altra provocazione quando in Piazzale Loreto alcuni Irriducibili esposero uno striscione in onore a Benito Mussolini.
Il tutto ben corredato da foto davanti ai fotografi e dal saluto romano con la Procura che ha deciso di aprire un'inchiesta e denunciato nove tifosi della Lazio. Ieri è andato in scena l'ultimo atto di una diatriba che pare non avrà mai fine visto il brutto rapporto tra Lotito e la curva della Lazio.
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