La Lazio si era presentata a Firenze con un lieve mal di trasferta, tra campionato e coppa solo una vittoria, a Cremona. Firenze, invece, si è trasformata in un campo di battaglia ideale per cambiare marcia fuori dall'Olimpico. Una vittoria pesante, un poker che fotografa la grande solidità della Lazio e la fragilità dei viola, ora tredicesimi in classifica. Il Franchi a fine partita ha fischiato e invitato i giocatori viola a estrarre gli attributi. Sarri ha una difesa bunker che per la quinta volta in nove partite di campionato ha chiuso senza subire gol. Un balzo in avanti per gli uomini di Sarri che agganciano al terzo posto Udinese e Milan. La Lazio è meritatamente in zona Champions. Per Immobile centro numero sei in campionato.
I viola sono partiti forte, sbagliando tre occasioni vere nei primi sei minuti (male Jovic), mentre la Lazio ha fatto gol. Ecco la sintesi. C'è chi non segna mai, la Fiorentina - sedicesimo attacco del campionato - e chi sa sfruttare le disattenzioni avversarie. Sarri con la difesa a quattro bloccata, baricentro abbastanza basso, palla ai viola, contropiede ai biancocelesti. Vecino, al primo corner della Lazio, ha segnato di testa. Uno choc per i viola che però non sono riusciti a produrre una reazione vera e così poco dopo sul cross di Milinkovic Savic è sbucato Zaccagni, sulla dormita della difesa viola. Un siluro di Mandragora deviato da Patric ha scheggiato la traversa e prima dell'intervallo e su Quarta si è superato Provedel.
Gonzalez per Ikonè è stata la mossa di Italiano dopo l'intervallo.
Ma la Lazio ha cercato di addormentare la gara controllando i viola che continuavano a sbattere contro il muro biancoceleste. Poi nel finale Immobile prima ha centrato la traversa, poi servito l'assist a Luis Alberto e infine calato il poker per la Lazio. Applausi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.