Manchester United, la contestazione ora è sul web

Nel mirino squadra e società: parte la campagna "UnfollowManUnited" che chiede a tutti di non seguire più i profili ufficiali del club su Twitter e sui social

Manchester United, la contestazione ora è sul web

Al tempo di internet, la contestazione dei tifosi adesso corre su Twitter. A Manchester, sponda United, i tifosi sono decisamente stufi. La squadra di Pogba, Martial e soci ha ciccato clamorosamente l’ultima chance di restare in corsa per un posto in Champions, pareggiando contro il derelitto Huddersfield Town, ultimo in classifica e già retrocesso da qualche giornata.

Ecco, così, che volge al termine un'altra stagione incolore per gli innamorati dei Red Devils che, dall'addio dell'ormai mitico sir Alex Ferguson, non vedono più la loro squadra del cuore protagonista né in Premier né in Europa. E questo è stato un campionato particolarmente frustrante: dopo l'esonero di Mourinho e l'arrivo in panchina dell'ex bandiera Solskjaer, nonostante un buon inizio (e nulla più), la squadra non è riuscita a risalire la china e, anzi, il clima all'interno dello spogliatoio è a dir poco arroventato. Anche perché il tecnico ha spiegato, chiaramente, che con lui in panchina qualcuno non rimarrà a Manchester.

Un disastro sportivo, o poco ci manca. Così i tifosi hanno deciso di colpire la dirigenza del club e di farlo lanciando la campagna #UnfollowManUnited.

In pratica, i tifosi dei Red Devils stanno togliendo il “segui” al profilo del club su Twitter. E, a quanto pare, sta anche funzionando perché – come riporta il Daily Mail – quasi 5mila seguaci (netti) hanno smesso di seguire i cinguettii dell’account ufficiale della squadra.

Sul web, la campagna va diffondendosi, raccogliendo sempre più consensi tra i sostenitori dello United che ormai da tempo vivono stagioni ritenute non all’altezza del blasone del club. Nel mirino della contestazione virtuale, poi, sono finiti i giocatori. Li accusano di non avere il minimo attaccamento alla maglia, di non avere a cuore le sorti del Manchester United. Gli strali colpiscono, su tutti, l’ex Juve Paul Pogba ma non risparmiano nemmeno Martial, Young, Jones e Sanchez.

La società, inoltre, è accusata di pensare solo al business e sempre meno al

prestigio del club. Uno scontro, quello tra tifosi e società, che a Manchester pare destinato a non placarsi e che in Inghilterra sperimenta ormai da tempo le nuove frontiere della comunicazione web.

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