Parti dai Mondiali femminili di calcio e non sai dove andrai a finire, anzi sì: alla Wnba, la lega di basket gemella della Nba, che da questa stagione 2020 avrà un contratto collettivo di lavoro nettamente migliore dei precedenti, anzi tale da fare notizia. Ed è un po' il frutto di rivendicazioni sostenute con forza dalle componenti della nazionale di calcio campione del mondo, a partire da Megan Rapinoe, la capitana, perennemente in guerra sul piano della parità di genere per i compensi. Una lotta irreale se si paragona al diversissimo seguito ad esempio tra Nba (media spettatori attuale oltre i 17.000) e Wnba (media sui 6500, in declino dal 2011, anche se sono in crescita gli ascolti) e al contributo di sponsor, ma giusta quanto a parità di diritti. La vittoria di ieri del sindacato giocatrici è stata allora davvero rilevante. Il contratto, valido fino al 2027 ma con possibilità di rinegoziazione nel 2025, prevede infatti stipendi molto più alti, con una media di 130.000 dollari e un massimo di 500.000, cioè il triplo dello scorso anno, con incrementi progressivi del tetto salariale complessivo. E non è solo questione di soldi: con gli stipendi precedenti, infatti, la maggior parte delle giocatrici era costretta a cercare contratti in giro per il mondo nei mesi di riposo (ottobre-aprile) della stagione Wnba, finendo con il non potersi mai riposare. Ora, la maggioranza delle ragazze non sarà costretta a trasferirsi precipitosamente all'estero a fine annata, e non per nulla uno dei pochi doveri di un contratto tutto incentrato sui diritti è quello di presentarsi puntuali all'inizio del ritiro precampionato, invece di arrivare a stagione già iniziata, come molte giocatrici erano costrette a fare, perché impegnate in Francia o Russia.
Fuori dal discorso economico, in trasferta le ragazze avranno stanze singole e non saranno più costrette a condividerle, i voli saranno in economica superiore e non in economica, ci sarà in ogni impianto una stanza per le mamme che necessitano di allattare i figli e un bonus bebé di 5000 dollari. Oltre a un rimborso fino a 60.
000 dollari per pratiche come adozioni, maternità surrogata, cure per la fertilità, consulti psicologici. Altra novità: la Commissioner's Cup, una specie di torneo di metà stagione mutuato, e non è uno scherzo, da Coppa Italia e simili eventi delle varie nazioni europee.
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