Il capolavoro di Stefano Pioli, comunque finisca l'ultima tappa domenica 22 maggio, ha due chiavi distinte di lettura. La prima, forse anche la meno pubblicizzata, riguarda la preparazione delle sfide, una diversa dall'altra, perché oggi nel calcio italiano sorprendere è diventato il comandamento più importante da rispettare visto che ormai i rivali studiano persino il riscaldamento e gli attimi che precedono le sostituzioni in diretta per scoprire in anticipo le idee delle panchine. A Verona la mossa da scacco matto è stata quella di arretrare Krunic sulla linea di Kessiè e di lanciare invece Tonali trequartista in avanscoperta così da mettere in crisi la marcatura a uomo disposta nel frattempo da Tudor (Ilic) e rimasta tale fino in fondo perché poi chi gioca a uomo difficilmente può cambiare registro tattico.
Sandro ha ripagato prontamente: gol su lancio di Maignan annullato per fuorigioco di un piede, poi due sigilli uno più prezioso dell'altro, sui cioccolatini di Leao che è diventato l'altro protagonista di questo finale milanista. Non è stata la prima trovata del tecnico e del suo staff nei confronti del quale Stefano ha un atteggiamento molto laico. «Loro propongono e io approvo oppure no» racconta spesso per dare conto del clima di grande collaborazione ma soprattutto di continuo studio che c'è a Milanello.
Molti ricorderanno, perché poi fu il primo esempio classico di mossa a sorpresa, col Sassuolo a Reggio Emilia nel passato torneo la partenza lampo di Calhanoglu che lanciò la fionda Leao in gol dopo nemmeno una manciata di secondi. Da allora tutti i rivali montarono una guardia spietata allo scatto dai blocchi del Milan e persino gli arbitri si misero col centimetro a misurare la posizione sulla linea di metà campo dei rossoneri. Altra sorpresa a Bergamo contro l'Atalanta a inizio torneo: partirono invece che gli attaccanti i due difensori laterali, Theo e Calabria e quest'ultimo sulla respinta corta del portiere andò a segno. Leao e Tonali sono diventati i protagonisti di questo finale entusiasmante. A Napoli infine, nello svincolo del torneo, Kessiè terzo centrocampista fu la novità imposta a Spalletti.
Tra Lazio, Fiorentina e Verona, la coppia Leao-Tonali ha fatturato la bellezza di 9 punti che ha così reso vana la rincorsa dell'Inter e mantenuto il distacco a 2 punti in vista degli ultimi 180 minuti di campionato. Sotto pressione, invece di disperdere energie e talento, proprio i più giovani hanno dato la spinta a questo Milan nato dalle macerie del famoso e umiliante 0 a 5 di Bergamo.
Da quel giorno, Pioli e il Milan hanno invertito la marcia, all'inizio con il semplice arrivo di un paio di stagionati guerrieri, Kjaer e Ibra, per poi perfezionare l'allestimento con altri sconosciuti affidati alle cure di Pioli e dei suoi collaboratori.
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