Milan campione d'Italia: ecco il pagellone scudetto

Maignan, Tomori, Tonali e Rafael Leao i "migliori" del Milan nell'arco di tutta la stagione. I rossoneri quasi tutti positivi in questo anno fantastico che ha portato il tricolore

Milan campione d'Italia: ecco il pagellone scudetto

Il Milan ha vinto lo scudetto beffando i cugini dell'Inter e scucendogli il tricolore dal petto. I giocatori della rosa di Stefano Pioli si sono comportati in maniera egregia nel corso di tutta la stagione e le sole quattro sconfitte in campionato, più la miglior difesa della Serie A, sono state due peculiarità che hanno messo in evidenza la grande stagione disputata dal Diavolo. Mike Maignan, Fikajo Tomori, Sandro Tonali e Rafael Leao sono stati i quattro leader e trascinatori di questo Milan, senza però dimenticare tutti gli altri. Ecco il pagellone scudetto de ilGiornale.it.

Mike Maignan (voto 10): Semplicemente sublime. Il numero uno francese è arrivato in estate al Milan per rimpiazzare Donnarumma e si può dire ampiamente che abbia fatto ancora meglio in rossonero rispetto al collega italiano, non solo per aver vinto lo scudetto. Parate decisive in diverse occasioni, carisma, leadership, sicurezza e persino uomo assist. L'ex Lille ha conquistato tutti i tifosi del Diavolo e Gigio è ormai un lontano ricordo. Uomo ragno.

Davide Calabria (voto 7): in calo rispetto alla passata stagione e vittima di qualche acciacco di troppo ma sempre sul pezzo e con una grande dote: non mollare mai. Il canterano rossonero si è distinto per un grande senso della posizione e per il grande senso di appartenenza. Utile.

Fikajo Tomori (voto 9): l'ex difensore centrale del Chelsea è stato uno degli investimenti migliori fatti dalla società rossonera negli ultimi anni. I Blues si staranno ancora mangiando le mani viste le grandi prestazione del giocatore canadese, che ha letteralmente preso in mano le redini della difesa rossonera blindandola. Velocità, aggressività, anticipi le sue armi migliori, che hanno certificato la sua leadership. Sicurezza.

Pierre Kalulu (voto 8): la grande e bella sorpresa della stagione del Milan. Arrivato in rossonero per soli 300.000 euro, il difensore francese classe 2000 si è distinto per la grande duttilità visto che può essere impiegato sia da terzino che da centrale. In questa posizione, al fianco di Tomori, è cresciuto in maniera esponenziale contribuendo insieme al compagno canadese e Maignan a formare un vero e proprio muro. Scommessa vinta.

Theo Hernandez (voti 9): l'esterno francese ha dimostrato ampi miglioramenti nella fase difensiva, suo vero tallone d'achille. I suoi strappi e le sue accelerazioni hanno poi fatto il resto visto che su quella corsia insieme a Rafael Leao ha spesso fatto il bello e il cattivo tempo. Costante e devastante.

Sandro Tonali (voto 8,5): gli ultimi tre gol realizzati contro Lazio e Verona hanno regalato 6 punti al Milan. La sua rabbia, la sua determinazione, la sua grande fede rossonera hanno poi fatto il resto visto che c'era qualcuno che l'aveva pure criticato per la sua prima stagione in chiaroscuro al Milan. La grinta di Gattuso ma con i piedi più delicati rispetto a "Ringhio": un mix perfetto che gli ha permesso di affermarsi come uno dei migliori centrocampisti del campionato di Serie A. Abnegato.

Franck Kessié (voto 8): le voci di mercato e il suo addio al Milan hanno sicuramente disturbato tutti ma non lui che sul campo si è sempre dimostrato un professionista serio. Di certo meno incisivo sotto il profilo realizzativo rispetto alla scorsa stagione ma utile sia a metà campo che sulla trequarti. L'anno prossimo vestirà la maglia del Barcellona ma saluta i tifosi rossoneri avendo messo in bacheca uno scudetto. Addio agrodolce.

Ismael Bennacer (voto 7,5): le grandi potenzialità sono sotto gli occhi di tutti e la perla realizzata contro il Cagliari da fuori area ne sono la dimostrazione. L'algerino ha spesso dimostrato di essere il metronomo della squadra di Pioli anche se gli manca ancora qualcosa per il definitivo salto di qualità.

Rafael Leao (voto 10): "Ha potenziale ma non si applica", questo è stato il commento riservato a Leao da parte di molti addetti ai lavori che si sono però dovuti ricredere vista la grande stagione del portoghese. Gol decisivi, assist a profusione e una grande facilità nel dribbling che hanno fatto ammattire gran parte delle difese di Serie A e non solo. Il Psg ci ha fatto un pensierino ma la dirigenza rossonera ora ha un solo compito: blindarlo. Decisivo.

Zlatan Ibrahimovic (voto 6,5): ai suoi compagni di squadra quest'anno è bastata la sola presenza nello spogliatoio per alzare la cosiddetta asticella.

Olivier Giroud (voto 7): di lui si sapeva che non fosse un grande goleador e in effetti si è fermato a quota 14 totali tra campionato (11), Champions League (0 reti) e Coppa Italia (3). Le reti contro Torino, Napoli e soprattutto la doppietta del derby però sono troppo importanti per non dargli un sette pieno in pagella e anche la doppietta contro il Sassuolo ha suggellato una buonissima stagione dell'attaccante transalpino. Usato sicuro.

Alessandro Florenzi, Rade Krunic, Alessio Romagnoli (voto 6,5): loro tre più degli altri cosiddetti "rincalzi" hanno dato qualcosa in più alla causa con la loro esperienza. Tre gregari di valore che hanno dimostrato di essere affidabili, soprattutto l'ex esterno della Roma. Menzione a parte anche per l'ex capitano Romagnoli, che nonostante il contratto in scadenza si è sempre comportato da grande professionista.

Davide Gabbia, Junior Messias, Ciprian Tatarusanu, Alexis Saelemaekers, Daniel Maldini, Simon Kjaer (voto 6): per un motivo o per l'altro hanno giocato poco ma si sono dimostrati affidabili. Gabbia in difesa quando è stato chiamato non ha fatto rimpiangere i titolari, Tatarusanu è stato decisivo nel derby parando un rigore, Kjaer, fino al momento del suo infortunio è stato leader carismatico e colonna portante della difesa, Messias e Saelemaekers le frecce impazzite all'arco di Pioli. Menzione a parte per il figlio d'arte Maldini jr che ha avuto poco spazio ma che si è tolto la grande gioia di segnare il primo gol in Serie A.

Brahim Diaz (voto 5,5): lo spagnolo, in prestito secco dal Real Madrid, non ha mai dimostrato di essere costante. Qualità tecniche sì, fisiche meno. Pioli gli ha dato spesso fiducia che però non è stata ripagata. Il classe '99 non è riuscito a far dimenticare Hakan Calhanoglu che in quel ruolo aveva fatto faville nell'ultimo anno e mezzo. Scommessa vinta a metà.

Tiemoué Bakayoko, Ante Rebic Brahim Diaz (vot 5): questi due giocatori sono mancati tanto in questa stagione. Il centrocampista francese quando è stato chiamato in causa non si è dimostrato "utile" ed efficace come nella sua prima esperienza in rossonero. L'attaccante croato è stato invece spesso ai box e i soli tre gol realizzati rispetto ai 12 e agli 11 delle due passate stagioni non hanno di certo fatto il bene del Milan. Rimandati.

Ballo Touré, Samuel Castillejo e Marko Lazetic (senza voto): per un motivo o per un altro questi tre giocatori non possono essere valutati. Il primo ha avuto troppo poco spazio chiuso da Theo Hernandez anche se il derby d'andata giocato a novembre ha certificato tutte le sue difficoltà. L'esterno spagnolo è ormai arrivato ai titoli di coda, ha giocato poco e a gennaio è stato vicino all'addio. Diverso il discorso per l'attaccante 18enne che avrà tutto il tempo per farsi apprezzare dai tifosi del Milan visto che è stato un investimento, low cost, per il futuro

Stefano Pioli (voto 9): il 19esimo titolo del Milan è per gran parte merito suo.

Da ottobre 2019 ha cercato di fare un gran lavoro sulla testa dei giocatori e a distanza di due anni e mezzo è riuscito a coronare il sogno dei tifosi rossoneri, che non vincevano un tricolore da 11 anni, ma anche e soprattutto il suo che è finalmente diventato un vincente.

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