Come volevasi dimostrare. Il Milan è senza paracadute e anche senza gioco. Zero in profitto e zero in classifica dopo i primi 90': si comincia così male da lasciare ammutolita la curva, scatenata nel ringhiare contro Cassano durante gran parte del pomeriggio. Fiato sprecato. Probabilmente questo Milan è anche senza un futuro esaltante, se questo è il prologo di una stagione piena di tormenti e di affanni, facilmente previsti nei giorni scorsi senza scomodare pontefici o maghi. È sufficiente una onesta e diligente Sampdoria per segnalare subito al campionato tutti i limiti dei rossoneri riuscendo ad artigliare, festeggiando nel migliore dei modi il ritorno in A, il primo successo senza una particolare fatica. Basta un colpo di testa indirizzato nell'angolo da un anonimo difensore, quel ragazzone di Costa, coraggioso nel portarsi sotto e abile nel saltare sopra tutti gli altri, per mettere i berlusconiani spalle al muro e condannarli alla prima sconfitta, al primo dispiacere della stagione.
L'impressione netta è che altri ancora ne seguiranno. Ma qui non bisogna passare per uccelli del malaugurio, c'è solo da leggere la realtà di una partita che è lo specchio del Milan di oggi e anche quello di domani. Già perché nonostante gli interventipossibilisulmercatodeiprossimi giorni, questa è la cifra tecnica, questa è la struttura portante: possono migliorare condizione fisica ma il talento è sotto il limite di guardia.
Lo scenario intravisto ieri è il seguente: squadra lenta e macchinosa, statica, con un tasso di classe limitato a qualche esponente (si salvano alla fine Yepes, Boateng e Robinho, 3 su 14 è una percentuale troppo bassa per avere la meglio su un qualsiasi rivale del nostro calcio) e per il resto un deserto assoluto. Deserto di idee, di giocate e anche di personalità. Per esempio nel primo tempo nemmeno un tiro di porta è il fatturato del Milan che ha anche una condizione discutibile, ma non è che la Samp volasse. Qualche leggero miglioramento si coglie nella ripresa, testimoniato da un paio di pali: uno centrato da Yepes, l'altro scheggiato da Boateng nell'assalto finale. Non ha neanche un pizzico di buona sorte chel'aiuti nelle curve più insidiose della sfida, il Milan. E anche questo è un segnale proveniente dal cielo. È come se persino Eupalla avesse deciso di voltare le spalle al club più titolato al mondo. Certo con Robinho che si arrende dopo l'ennesimo, generoso tentativo e l'arrivo di Pazzini non ancora preparato al meglio per affrontare una partita dall' inizio, è impossibile chiedere perle di gol se non c'è chi le inventa dal nulla. Specie se poi i giovanotti di belle speranze come El Shaarawy, invece di fare progressi, arretrano pericolosamente.
E solo per un caso qualche strafalcione difensivo ( Bonera il principale protagonista) non viene sfruttato prima del tempo dagli attaccanti della Samp che non sembrano particolarmente votati alla missione. E infatti deve arrivare un aitante giovanotto dalle retrovie per trasformare un banale calcio d'angolo della ripresa in una folgore indirizzato all' angolo dello sbigottito Abbiati. La reazione a quel punto è solo di pancia da parte del Milan: l'assalto all'arma bianca produce un paio di stoccate respinte dal palo (di Yepes e Boateng) e qualche salvataggio sulla linea (su tiro di Flamini) proprio mentre Galliani abbandona, scoraggiato, la tribuna nella speranza che la macumba possa servire.
Nemmeno la macumba può risollevare il Milan dalla sua evidente mediocrità. Ed è bene riconoscerla subito per intervenire con la mano giusta al fine di evitare altre illusioni. Può arrivare Kakà, d'accordo: ma cosa risolve Kakà che ha bisogno di qualche settimana per scaldare i motori nella speranza che ritocchi le vette di una volta ( le perplessità esistono specie se utilizzato da seconda punta come appare necessario al momento)?
La Samp è una dimostrazione di come si possa fare di necessità virtù: non ci sono
campioni e nemmeno top player in circolazione, insegue la salvezza, può raggiungerla e si attrezza per la bisogna. Lascia fare la partita al Milan nella speranza che s'incarti da solo. Missione riuscita alla perfezione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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