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È morto Hugo Maradona: il fratello di Diego aveva 52 anni

Il decesso è avvenuto per arresto cardiaco nella sua residenza in provincia di Napoli. Da calciatore aveva giocato nelle fila dell'Ascoli

È morto Hugo Maradona: il fratello di Diego aveva 52 anni

È morto stamattina, a 52 anni, Hugo Maradona, il fratello di Diego Armando Maradona. L’uomo viveva nella zona Flegrea, a Monte di Procida, in provincia di Napoli, e sarebbe stato stroncato da un arresto cardiaco nella sua abitazione. Arrivati sul posto i sanitari del 118 ne hanno constatato il decesso.

La morte arriva a un anno da quella di Diego, avvenuta il 25 novembre 2020 in Argentina, con responsabilità ancora da accertare. Recentemente Hugo Maradona aveva annunciato l'ingresso in politica come consigliere comunale nelle liste di Catello Maresca, il candidato sindaco del centrodestra e la sua scelta politica aveva suscitato non poche polemiche e anche le critiche del nipote Diego jr, figlio del Pibe de Oro, apertamente schierato invece a favore di Gaetano Manfredi, diventato primo cittadino ed eletto col sostegno del centrosinistra. Una lunga querelle terminata con la rinuncia alla candidatura, anche per problemi legati alla cittadinanza italiana non ancora acquisita.

Dalla società del Napoli è arrivato l'immediato cordoglio: "Il presidente Aurelio De Laurentiis, il vice presidente Edoardo De Laurentiis, i dirigenti, lo staff tecnico, la squadra e tutta la SSc Napoli si stringono attorno alla famiglia Maradona e si uniscono al dolore per la scomparsa di Hugo", si legge in una nota del club.

La carriera

Fratello minore di Diego di cui era più giovane di nove anni, come lui e l'altro fratello Raul detto Lalo intraprende la carriera calcistica giovanissimo. Comincia a giocare, naturalmente da numero dieci, nell’Argentinos Juniors ed entra nel giro delle nazionali giovanili argentine. Nel 1987, su pressione del Pibe de Oro, fu comprato dal Napoli, fresco campione d'Italia, che lo girò all'Ascoli di Costantino Rozzi in prestito. Nelle Marche l'esperienza fu molto deludente: 13 partite, tra cui quella al San Paolo contro il fratello, senza gol.

In seguito inizia a girare il mondo: Spagna (Rayo Vallecano), Austria (Rapid Vienna), Venezuela (Deportivo Italia), Uruguay (Progreso), Giappone (PJM Futures, Avispa Fukuoka, Sapporo) e Canada (Toronto Italia). Ritiratosi a 40 anni, poi ha provato anche la carriera da allenatore: una breve esperienza a Portorico (P.R. Islanders) e poi il trasferimento a Napoli per lavorare come direttore della scuola calcio della Mariano Keller. Ultime esperienze in panchina alla Boys Quarto e alla Real Parete, nei campionati regionali campani.

Era anch'egli presente sugli spalti dello stadio Maradona lo scorso 28 novembre, per la commemorazione del fratello Diego, prima della partita con la Lazio.

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