«Lo sognavo da bambino», e - diciamolo - lo sognavamo anche noi. Quando Lorenzo Musetti si butta in estasi sull'erba del Campo numero 2, è il momento più bello del tennis italiano a Wimbledon, nel Tempio insomma: in due nei quarti maschili, una in quelli femminili, è record nell'era Open (la prima volta accadde al Roland Garros nel 1948). Da non crederci. Dopo Sinner e Paolini, ieri è stato dunque il giorno del ritrovato marmo di Carrara, «e che grande giorno».
Lorenzo che è rinato sull'erba dopo la finale del Queen's, e che ha dato spettacolo grazie al quel suo tennis da piccolo Federer che ne ha fatto da sempre un predestinato, cosa che a un certo punto può diventare un peso. «Ho sempre convissuto con le aspettative degli altri, solo che a volte le ho vissute non bene, perché sentivo in alcuni momenti della mia vita che c'era gente che non mi supportava - ha detto finalmente sollevato dopo aver battuto in quattro set Mpetshi-Perricard -: non è mai bastato vincere, tutti dicevano che dovevo per forza arrivare in Top 10. Però sono sempre stato fiero delle aspettative che avevano nei miei confronti e non mi sono mai buttato giù, neppure nell'ultimo anno con le tante esperienze che ho vissuto, compresa quella di diventare padre. Dovevo ritrovare un equilibrio»
Il match di ieri è stata allora una sinfonia, dopo un primo set in cui il bombardiere francese non lasciava scampo col servizio. Ma Lorenzo aveva il suo sogno da realizzare, «e devo essere grato alla mia famiglia e al mio coach Simone Tartarini che mi segue fin da bambino e senza di lui nulla sarebbe successo. Poi c'è Veronica...». E qui è tutta una questione di cuore.
Ora ci sarà la sfida contro Fritz (che ha rimontato due set a Zverev), «e almeno non sarò il favorito, posso giocare tranquillo...» dice sorridendo. Mentre oggi sarà di nuovo Italian Day a Londra, e questa volta (dalle 14.30) sul Campo Centrale: prima Sinner contro Medvedev e poi Paolini contro Navarro.
Continuare a sognare si può. Vale anche per Djokovic che ieri sera ha battuto Rune in tre set, ma ha litigato clamorosamente con il pubblico nell'intervista post match: «Gridavate Ruuuuune per coprire i buuu... È una mancanza di rispetto».
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