Il Napoli di Conte non sa più vincere: terzo pari di fila

Gli azzurri ribaltano la Lazio con super Raspadori, poi subiscono un'altra rimonta

Il Napoli di Conte non sa più vincere: terzo pari di fila
00:00 00:00

Il veleno è nella coda con quel gol di Dia che nega il successo al Napoli ed evoca i fantasmi dell'anno dello scudetto: fu proprio un gol del senegalese, all'epoca alla Salernitana, a rinviare la festa tricolore. Corsi e ricorsi, come il gol di Isaksen in apertura di match: il danese aveva fatto centro anche all'andata al Maradona. Di sicuro c'è che la truppa di Conte si è inceppata: terzo pari di fila - il secondo all'Olimpico in due settimane - e ancora una volta subito in rimonta. Un andamento lento che mette a rischio il primato in classifica, visto che stasera da Torino potrebbe arrivare la risposta dell'Inter, che vuole mettere la freccia per il sorpasso, in attesa della sfida diretta a Napoli il 1° marzo.

Baroni esce imbattuto anche nella terza sfida stagionale con l'amico Conte (dopo i due successi compreso quello di Coppa Italia, il pari di ieri) mettendo a nudo gli attuali problemi dei partenopei. La squadra ha risorse umane limitate tra acciacchi, infortuni e un mercato che non portato i rinforzi adeguati e (forse) richiesti dal tecnico. Così il gruppo sembra stanco - giocano di fatto sempre in 13-14 - e non in grado di gestire le gare anche quando la ruota gira a favore (vedi l'autogol di Marusic che quasi a metà ripresa stava per cambiare la storia della gara nel momento migliore della Lazio). E invece quando la tempesta pare passata, c'è sempre qualcosa a riportare le nuvole in casa azzurra.

Gara intensa, nella quale la Lazio avrebbe meritato di più e ha dato dimostrazione di poter far male più volte al Napoli (vedi la splendida rovesciata vincente di Zaccagni, resa vana da un fuorigioco di pochi centimetri). Conte era tornato all'antico con un 3-5-2 che non poteva non prevedere l'innesto di Raspadori e che non era titolare in A dal 31 agosto 2024. L'emiliano ha risposto subito presente con un gol che aveva impattato la perla di Isaksen dal limite.

Il sorpasso nato dal cross di Politano («il suo ingresso era un segnale alla squadra che volevo vincere», così Conte alla fine) con la sfortunata deviazione di Marusic poteva essere un segno del destino, ma il gol del subentrato Dia - il nono segnato della Lazio nell'ultimo quarto d'ora di gara -, rovina il fegato al tecnico del Napoli. «In 15 giorni abbiamo perso 4 punti all'Olimpico al 90' ma questo pareggio ha un altro peso specifico», l'amarezza di Conte. Srasera, occhi di entrambe puntati sullo Stadium di Torino.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica