Napoli - E poi Poi c'è Lukaku, il più atteso, il salvatore della patria. Gli basta poco per prendersi il Maradona nel momento più difficile, al 91' e con il Napoli sotto. Avvia la rimonta completata poi da Anguissa. Ti aspetti Conte, sbuca Pecchia. Sono gli emiliani a comandare le operazioni di gioco, in ripartenza quasi sempre d'accordo ma sono schemi studiati perché il tecnico gialloblù ha capito dove colpire e i suoi sanno trasformare la teoria in pratica. Come previsto è Man a fare da spartiacque, la sua posizione tra le linee mette in imbarazzo gli azzurri che ancora una volta evidenziano nel centrocampo la lacuna peggiore: Lobotka e Anguissa sono in evidente difficoltà. Troppo avanzata la loro posizione, vanno a sbattere contro la linea difensiva a cinque del Parma e, quel che è peggio, vengono sistematicamente saltati in ripartenza: è su questo particolare che insistono sugli ospiti, creando prima le premesse del gol con il doppio palo di Man e Bonny e poi procurandosi il rigore con un'azione che fa a fettine Di Lorenzo e compagni, Bonny trasforma dal dischetto.
E' uno schiaffo che non sveglia il Napoli, troppo lento e prevedibile il possesso della palla, così come ogni giocata offensiva: tutto o quasi passa per i piedi di Kvara, il georgiano corre e pressa, è in buona condizione ma non ha la mira dei giorni migliori. E così è tra i primi a iscriversi al tiro al bersaglio da fuori area ma Suzuki fa buona guardia, respingendo lui, Raspadori e ringraziando gli altri tiratori che sprecano tanto. Più geometrie napoletane nel secondo tempo, Lukaku è la mossa della disperazione e Conte gli concede un'abbondante mezzora: tiene e bene il Parma fino al minuto 75' quando il match si accende per la follia di Suzuki: il portiere, già ammonito, entra a kamikaze su Neres fuori area.
Secondo giallo e con cinque cambi già effettuati, tocca a Delprato indossare i guantoni e improvvisarsi numero uno: il Napoli spinge con cinque attaccanti, il Parma non può far altro che piazzare un tir dinanzi alla propria area, Delprato se la cava egregiamente fino al sinistro imparabile di Lukaku, ovvero l'unico sorriso per l'amico Conte. Resta poco da giocare ma il Parma è senza portiere, Anguissa svetta e Napoli esplode.
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