
Nella giornata dei pareggi in vetta, tranne il colpo della Lazio a Bergamo, il posticipo Bologna-Napoli non poteva che finire 1-1. Un punto che mantiene gli azzurri a 3 lunghezze dalla vetta occupata dall'Inter e gli emiliani al quarto posto davanti alla Juventus. Trasferta difficile superata in maniera tutto sommato indolore per gli uomini di Antonio Conte, squalificato al Dall'Ara (in panchina il vice Stellini), e che puntano su un calendario favorevole per cercare l'assalto alla capolista.
Un punto per il Napoli che potevano essere tre dopo il gol del vantaggio di Anguissa nel primo tempo. Su un lancio di Di Lorenzo dalle retrovie Lucumì sbaglia l'intervento a centrocampo, ma poi fa tutto il camerunese: galoppata dritto per dritto nel pertugio che si viene a creare senza che nessuno riesca a contenerlo, Miranda spazzato via e infine l'ex Fulham davanti a Skorupski ha la lucidità di scartarlo per segnare a porta vuota. L'estremo difensore polacco compie una sorta di spaccata che gli costa un infortunio e la conseguente sostituzione. Entra Ravaglia che si rivelerà essere uno dei migliori dei suoi.
Soffre il Bologna, che deve rinunciare all'ultimo al folletto Ferguson. I rossoblù trovano un Napoli attento dietro, con i due esterni offensivi Politano e Neres che compiono un lavoro notevole nelle due fasi. Disinnescato soprattutto lo spauracchio Orsolini da Olivera, Dallinga (preferito a Castro, non al meglio) non combina quasi niente ed è inevitabile l'aridità del Bologna davanti.
La situazione ideale insomma per gli ospiti, che però di nuovo nella ripresa come contro il Milan nella scorsa giornata abbassano la guardia e subiscono un gol, un'altra gemma assoluta di Ndoye che con il tacco su cross di Odgaard dalla sinistra aggira Juan Jesus e sorprende Scuffet, portiere titolare del Napoli al posto di Meret, influenzato.
Dello svizzero si parlava a gennaio proprio come rinforzo per Antonio Conte. Il Bologna chiude in attacco, ma Castro entrato da poco si divora un gol da pochi passi.Un tempo a testa, come si diceva una volta, e pareggio giusto.
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