New York e Berlino, niente maratone

Cancellate la corsa più iconica e quella del record di Kipchoge

New York e Berlino, niente maratone

La maratona di New York, inizialmente prevista per il 1° di novembre, è stata cancellata. Gli organizzatori hanno preso la decisione dopo essersi consultati con l'ufficio del sindaco e hanno optato per l'annullamento della manifestazione per tutelare la sicurezza di tutti. Non è la prima volta che accade: nel 2012 venne cancellata a causa dell'uragano Sandy, mentre si disputò regolarmente nel 2001 due mesi dopo l'attacco alle Torri Gemelle. Quest'anno, per giunta, dopo l'edizione 2019 da record (53.640 i corridori al traguardo) sarebbe stata la cinquantesima edizione della maratona più famosa del mondo, che attrae ogni anno 50.000 corridori, 10.000 volontari e un milione di appassionati lungo il percorso dei 42,195 metri che si snoda attraverso i cinque grandi distretti della città. A coloro che si erano già iscritti alla gara, verrà offerto il completo rimborso della quota di iscrizione o la possibilità di partecipare alle edizioni 2021 (che si terrà il 7 novembre), 2022 o 2023.

«Annullare la maratona di quest'anno è una grande delusione ha dichiarato Michael Capiraso, Ceo di New York Road Runners, organizzatori dell'evento ma questa è la strada da percorrere per la sicurezza». Del resto, se la decisione è stata presa con largo anticipo è perché il virus è ben lungi dall'essere sconfitto. Specie a New York, la città più colpita, con oltre 22.000 vittime.

Dopo la cancellazione della maratona di Boston (la più antica e disputata persino durante le due guerre mondiali) e quella newyorchese, si aggiunge una terza: quella di Berlino (27 settembre), fucina nel 2018 del record del mondo di Kipchoge.

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