Non vuole tagliarsi la barba, lascia il club dopo una sola partita

"Sembri un terrorista", gli ha detto il presidente dell'Evian. Così Gaël Givet, ex difensore della Nazionale francese, ha preferito stracciare il contratto piuttosto che prendere in mano forbici e rasoio

Gaël Givet durante l'unico match giocato con l'Evian a settembre 2014
Gaël Givet durante l'unico match giocato con l'Evian a settembre 2014

"Tagliatemi tutto, ma non la mia barba". Dopodiché se ne andò sbattendo la porta: alla sua età nemmeno la mamma gli ordinerebbe di prendere in mano forbici e rasoio.

Era il settembre 2014: dopo una sola partita disputata, Gaël Givet ridusse a coriandoli il contratto che lo legava all’Evian Thonon-Gaillard, club che milita nella serie B francese. Il motivo dell’addio? Lo ha rivelato un anno dopo al quotidiano online 20minutes.fr lo stesso difensore 34enne, che vanta 12 presenze con la Nazionale d’oltralpe, arrivando secondo ai Mondiali tedeschi del 2006.

“Volevano costringermi a radermi perché avevo la barba troppo lunga: alla mia età di certo non mi faccio trattare così", ha raccontato l'ex di Monaco, Olympique Marsiglia e Blackburn, "mi hanno accusato di essere un jihadista, ma io non mi sono neanche convertito all'Islam.

E' stata una richiesta disgustosa!”. Oggi Givet gioca nel Tours, altra squadra del campionato cadetto, e tra poche giornate sfiderà proprio l’Evian. In barba al passato, a lui il look da terrorista, sotto sotto, piace.

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