Ora che l'acquisto di Lukaku è ufficiale dopo la firma del contratto subito depositato in Lega, le visite mediche e le foto di rito a Trigoria, la Roma ha riempito la casella che mancava. Josè Mourinho ha finalmente il centravanti agognato da quasi tre mesi, da quando cioè Abraham è ai box per infortunio. Il belga non era certo la prima scelta, anche perchè Big Rom sembrava destinato alla Juventus e il tecnico portoghese aveva scelto Morata (che rimarrà a Madrid, salvo clamorose sorprese nelle ultime ore di mercato) o in alternativa Scamacca, che ha poi preferito accasarsi all'Atalanta. Lo Special One si è comunque assicurato un attaccante di esperienza da 350 reti segnate tra i professionisti. Con Dybala e Lukaku la Roma dovrà essere la più mourinhana di sempre: tutti dietro e palla a loro per cercare la giocata vincente.
Sta all'allenatore di Setubal, che domani contro il Milan tornerà in panchina dopo la squalifica, far girare la Roma che ha iniziato con il piede sbagliato la stagione. E in realtà non per colpa dell'attacco, visto che di gol ne sono arrivati tre (al netto di un paio di legni sfortunati di Cristante e Pellegrini) di cui due da Belotti, l'attaccante destinato al ruolo di riserva di lusso. Sotto accusa c'è infatti più il reparto difensivo con un portiere, Rui Patricio, finora incerto e lo schieramento a tre sempre più in difficoltà.
Il primo crash-test con i rossoneri, una delle squadre più brillanti di inizio stagione, è un esame per tutti, a cominciare dall'allenatore. Che rischia però di non avere a disposizione Dybala, ancora in dubbio dopo lo stop muscolare (senza lesioni) patito sabato scorso a Verona. Con la sosta imminente per le nazionali, una sconfitta (possibile) contro la lanciatissima squadra di Pioli complicherebbe non poco la classifica della Roma.
Per quanto riguarda Lukaku, smaltita l'euforia dell'approdo in giallorosso, si programma il suo impiego. È ragionevole immaginare che già domani sera lo vedremo in panchina all'Olimpico. Precettato subito da Mourinho per risvegliare i suoi giocatori, almeno con una scossa psicologica visto che non potrà essere utilizzato. Il belga non è al cento per cento, in nessun parametro atletico, e non potrebbe essere altrimenti dopo un'estate complicata. Come è accaduto a Belotti lo scorso anno, Big Rom si è allenato quasi sempre da solo.
E negli ultimi tempi il Chelsea, che non voleva reintegrarlo nell'organico, lo ha dirottato nella seconda squadra per evitare contenziosi legali. L'esordio avverrà dopo la sosta (e Lukaku dovrebbe anche saltare gli impegni con il Belgio). A quel punto davvero Mourinho non avrà più alibi.
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