Il conto alla rovescia sta per finire. Ancora pochi giorni e andrà in scena il primo Mondiale MotoGP senza Valentino Rossi, il pilota più istrionico e longevo che il motociclismo abbia mai avuto, irriverente agli esordi, fantasioso alle prime affermazioni, idolo delle folle quando ha moltiplicato i successi diventando personaggio planetario. La sua fama ha resistito senza scossoni ai risultati sotto le aspettative dell'ultima stagione così che la sua presenza è ancora palpabile se ci si continua a chiedere cosa succederà ora, senza di lui.
Per molti degli avversari sarà una liberazione, perché Valentino ha continuato ad essere al centro della scena monopolizzando le attenzioni di pubblico e media anche quando non vinceva più, mentre ai piloti cresciuti sotto la sua ala, i ragazzi della Academy arrivati in massa alla classe regina, mancherà il sentirlo vicino, il poter contare sul un suo consiglio, una semplice pacca sulla spalla.
E adesso tutti a chiedersi chi ne raccoglierà il testimone, pur sapendo che Rossi non è replicabile. Meglio non provarci neanche. Prendete Andrea Dovizioso, da Rossi ha ereditato la moto del Team satellite Yamaha, il ruolo di più vecchio della MotoGP e anche la sensazione di essere davanti a una stagione che potrebbe essere l'ultima se i risultati non verranno. Senza una personalità consolidata in anni di sfide vinte e perse con Marc Marquez rischierebbe di vederne l'ombra nel box.
Negli anni è capitato a molti piloti italiani di essersi sentiti offuscati da Valentino, ma le attenzioni per lui in qualche modo hanno alleggerito la pressione sugli altri, che ora, volenti o nolenti, si troveranno sotto i riflettori. In effetti le aspettative sono sostanziose per la compagnie azzurra che vanta addirittura saette portacolori su un totale di 24 partenti.
A Pecco Bagnaia, vice iridato nel 2021 e fresco di rinnovo con il team Ducati ufficiale, si chiede il titolo mondiale, ed anche Franco Morbidelli, che sarà compagno di squadra del campione in carica Quartararo alla Yamaha, è atteso a un ruolo di protagonista. Avere Vale vicino per loro sarebbe sicuramente preferibile al confrontarsi con lui soltanto negli allenamenti al Ranch.
Stesso discorso per Luca Marini, che di Valentino è il fratello minore e Marco Bezzecchi, scelti da Valentino per tenere alto il nome della sua squadra, il
Team VR46, new entry della MotoGP, perché rinunciare del tutto a Rossi era troppo anche per l'organizzatore del campionato, che ora spera tanto di vederlo in circuito, anche solo a qualche GP, nel ruolo di team principal.
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