Nessun vincitore alla Dacia Arena, ma una sentenza chiara: Udinese e Atalanta, le due grandi sorprese del campionato, lassù in alto ci stanno con merito. La Dea prova a fuggire, i friulani la riprendono e rischiano pure il sorpasso dopo 95 minuti giocati a viso aperto e a ritmo elevato. Gasperini non festeggia con la quinta vittoria in trasferta le 300 gare sulla panchina della Dea ma dovrà riflettere sulla doppia sostituzione degli attaccanti fin lì imprendibili quando vinceva 2-0. Sottil fallisce l'appuntamento con la settima vittoria di fila ma è bravo ancora una volta - la quinta in questa stagione, tredici i punti conquistati in rimonta - a recuperare da una situazione di svantaggio. Oltre che ad azzeccare i cambi, sostituendo i due mediani e un Beto in giornata no: Arslan, Samardzic e Success portano infatti l'energia che serviva per far svoltare la gara.
Lookman, su assist di Muriel dopo un lancio di 60 metri di Koopmeiners, sigla il suo terzo centro in campionato e paga la sua esultanza consueta (le mani a mo' di binocolo sugli occhi in onore del suo nome) con un giallo: l'arbitro Doveri ritiene che si tratti di un gesto di scherno nei confronti dei tifosi di casa e non di un modo di festeggiare. Muriel - 12° gol da ex, ancora fischiatissimo, all'Udinese - si sblocca su rigore provocato da Udogie. Poi i friulani si svegliano: il recupero lo firmano il catalano Deulofeu con una perla su punizione (primo centro in stagione) e Nehuen Perez di testa (quinto gol dei difensori), con Arslan che a tempo scaduto fallisce addirittura il 3-2.
Più frenetica nella prima ora di gioco, nonostante il predominio nel possesso palla, la squadra di Sottil (con Becao out nel preriscaldamento), più ordinata quella di Gasperini pure falcidiata dalle assenze - Zapata davanti avrebbe garantito più fisicità soprattutto nel finale di gara, difficile dover rinunciare in difesa a Djimsiti e Toloi -. «Sono soddisfatto, ma ai punti abbiamo fatto di più noi. Silvestri non ha fatto una parata ed eravamo sotto - così il tecnico dell'Udinese -. Non era facile rimontare un 2-0 contro l'Atalanta, lo abbiamo fatto con lucidità e chi è entrato ha fatto bene».
«Dobbiamo essere contenti del risultato, siamo calati nel finale - così Gasperini che subisce i primi gol lontano dal Gewiss Stadium -. La punizione ha dato sicuramente energia all'Udinese che è stata brava a recuperare e poi c'è stato quel gol preso da azione di calcio d'angolo.
Le 300 panchine con la Dea? L'Atalanta mi ha cambiato la vita, non poteva capitarmi di meglio. Ma ora non guardiamoci indietro, abbiamo ancora tanti traguardi da conquistare con una squadra rinnovata e giovani che stanno crescendo».
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