Il Napoli e l'Inter chiamano, la Juve non risponde. Allo Stadium, contro il Parma, finisce 2-2: la squadra di Conte scappa così a +7 e i nerazzurri salgono a +3. Soprattutto, in casa, i bianconeri perdono altri punti dopo quelli già concessi a Roma, Napoli e soprattutto Cagliari. Difficile, con questo ruolino di marcia, immaginarsi competitivi per la maratona scudetto.
Yildiz, nonostante la doppietta contro l'Inter, parte ancora dalla panchina: Gatti e Thuram ritrovano invece il posto da titolari. Pecchia piazza Coulibaly sulla sinistra per arginare Conceicao e ordina ai suoi di non avere paura. Detto e fatto: il Parma parte ai mille all'ora, tempo un paio di minuti ed è già in vantaggio grazie a un colpo di testa di Delprato su assist di Balogh. Difesa bianconera imbambolata e poco reattiva, come succederà ancora più volte nel corso del match. Nessuna barricata, comunque: gli emiliani ripartono appena possono, Vlahovic si divora un gol fatto da tre metri dopo una respinta di Suzuki su colpo di testa di McKennie. Però la gara è tutt'altro che scontata, anzi: le ripartenze gialloblù sono quasi sempre pericolose, Hainaut invita Bonny a centro area ma l'attaccante non ci arriva per un soffio. Avrebbe potuto essere il raddoppio, invece la Juve trova il pareggio: azione d'angolo e secondo gol stagionale per McKennie. In un'altra epoca, raddrizzata la baracca, la Signora avrebbe messo subito il pilota automatico per andare a prendersi i tre punti. Invece, come non detto. Perché la fase difensiva è a dir poco rivedibile: Bernabè, Mihaila e Man ringraziano, Sohm arriva a rimorchio e Di Gregorio è ancora battuto. Al riposo gli ospiti sono meritatamente avanti perché più briosi, più pronti fisicamente e con automatismi dalla metà campo in su che sono evidentemente il frutto di quanto provato in allenamento.
Non può non reagire, la Signora. Thuram sfonda in mezzo, Conceicao ricama, Weah conclude: era già successo contro l'Inter, ieri il bis. Il portoghese è al solito tra i più positivi, la girata di testa di Vlahovic finisce però alta: entra Yildiz e si piazza largo a sinistra, lo Stadium spinge e Thiago chiama anche il rientrante Koopmeiners per dare ancora più qualità all'attacco.
Il Parma perde un po' di brillantezza, Suzuki è sveglio in qualche uscita alta ma è Di Gregorio che salva sul mezzo scavetto di Charpentier quasi a colpo sicuro. In pieno recupero, Delprato salva su Yildiz: Juve rimandata.
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