Macabra contestazione dei tifosi del Perugia dopo la finale playout di B contro il Pescara, persa ai rigori e costata la retrocessione in Serie C: quattro manichini con indosso le maglie del club sono stati appesi a un cavalcavia nella zona periferica della città, ai piedi di uno striscione che recitava ''Vi vogliamo così''.
Una serata da dimenticare per Perugia e per il Perugia. La retrocessione in Serie C arrivata dopo la sconfitta ai rigori contro il Pescara ha portato alla contestazione dei tifosi, che si sono ritrovati in 700 prendendo di mira la dirigenza e i giocatori. Una protesta con lancio di bottiglie, petardi, e slogan contro il presidente Massimiliano Santopadre e i giocatori. Il più bersagliato il bomber della squadra Pietro Iemmello, che ha sbagliato uno dei due dei penalty che hanno condannato il Grifo alla C, dopo sei anni di militanza nella serie cadetta.
La rabbia è esplosa subito dopo la fine del match con il lancio di alcune bottiglie di vetro contro la recinzione del parcheggio dello spogliatoio insieme ad alcuni potenti petardi ma la situazione è sempre stato sotto il controllo dalle forze dell'ordine, polizia e carabinieri, in tenuta antisommossa. Poco prima delle 2.30 i tesserati del Perugia, preceduti dal bus del Pescara, hanno lasciato lo stadio Renato Curi con le loro auto e il bus biancorosso "ha coperto" l'uscita dei mezzi privati di calciatori e dirigenti. La contestazione non è terminata con i cori e il lancio di oggetti ma ha assunto toni ben più raccapriccianti successivamente.
Secondo quanto riportato dal Corriere dell'Umbria sono stati appesi quattro fantocci al cavalcavia di via Trancanelli, la strada che collega Casenuove e Ponte della Pietra alla zona di San Sisto. Questi manichini rappresentavano i giocatori (tre manichini portavano i numeri di maglia 9, 23 e 27) e la dirigenza con uno striscione che recitava ''Vi vogliamo così''. I numeri scritti sui fantocci corrispondono a quelli indossati nel corso di questa stagione dai calciatori Iemmello, Falzerano e Di Chiara.
Insomma una delle pagine più tristi nella storia del Grifo, con la squadra che nella prima parte del campionato era salita sino al secondo posto, facendo sognare addirittura il salto in Serie A. Poi alcune scelte azzardate, con l'esonero di Massimo Oddo alla fine del girone di andata con la squadra in zona playoff e l'arrivo di Serse Cosmi, poi esonerato a tre giornate dalla fine per il ritorno di Oddo, di nuovo messo in dubbio alla vigilia dei playout e poi richiamato dopo aver contattato altri allenatori per la sua sostituzione.
Un'annata da dimenticare sotto tutti i punti di vista per
la società umbra: l'ultima volta che il Perugia era retrocesso sul campo dalla Serie B alla C era il 1986/1987 ma adesso gli strascichi del post partita rendono ancora più dolorosa questa amarissima retrocessione.Segui già la nuova pagina Sport de IlGiornale.it?
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.