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Petagna completa il capolavoro: Atalanta prima

Battuto il Lione nella sfida per la vittoria del girone, orobici testa di serie nel sorteggio di lunedì

Petagna completa il capolavoro: Atalanta prima

Reggio Emilia - C'è una Dea regina di Europa league. Domina il girone, passa per prima vincendo, senza accontentarsi dello 0-0, gratificando così i 15mila arrivati da Bergamo a Reggio Emilia. L'Atalanta è bellissima, gioca sulle fasce secondo il credo gasperiniano, secondo quel calcio che aveva portato il Genoa due volte in Europa, di cui una non consumata.

Se Gasperini ritiene l'Olympique Lione potenziale vincitrice della coppa, allora i nerazzurri hanno l'opportunità di raggiungere una storica semifinale. Come quella persa con il Malines nel 1988. Per ora è solo ai sedicesimi, ma la sensazione è di un'Atalanta super, sospinta da tifosi instancabili. Che riempiono il Mapei molto più di quanto avvenga al Sassuolo nelle partite non di primissimo piano.

I francesi sorprendono al via, traversone da sinistra di Mendy, Mariano Diaz devia due volte, Berisha salva, complice Caldara. Replica Papu Gomez per Cristante, ma il capocannoniere stagionale orobico manda fuori di testa. Il vantaggio è su azione da sinistra di Spinazzola, di nuovo meritevole della Juve, Hateboer calcia al volo schiacciando troppo la palla, il portiere è incerto, Petagna tocca con la tempia. Un gollonzo, insomma, per una squadra dominante per mezz'ora. Nel Lione il talentuoso Fekir si vede raramente, come il quotato Depay, il possesso palla da dietro produce poco. Un infortunio fa debuttare Geubbels, classe 2001, dal bel tocco di palla, a metà ripresa entrerà anche Aouar, 1998.

Il secondo tempo atalantino è di attesa, la circolazione di palla transalpina a lungo lenta e allora l'Atalanta ha gioco facile. Il ritmo scende, non l'entusiasmo popolare. Il Lione manovra molto orizzontalmente, Berisha para su Ndombelè e Fekir, mentre Ilicic e Petagna non inquadrano la porta.

In campionato Bergamo è a metà classifica ma a un solo punto dal settimo posto, regge il doppio impegno molto meglio del Sassuolo un anno fa. Ha personalità e forza, anche spirito di sacrificio perchè nel finale argina, rinunciando al centravanti Petagna per un centrocampista in più. Partono i fuochi d'artificio fuori dal Mapei stadium, mentre Fekir coglie il palo interno su punizione. È festa nerazzurra, in un girone complicato.

Alla Di Francesco con la Roma. E in fondo Eusebio qua dava spettacolo. Come Gasperson. Che fa saltare anche il presidente Percassi. In cassa, grazie al primo posto che garantisce un posto nel sorteggio da testa di serie, arriverà un milione in più.

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