Pogacar, primo giorno di scuola all'Uae Tour. Ma se vince la Sanremo farà pure la Roubaix

Obiettivo le gare Monumento che mancano nel suo palmares

Pogacar, primo giorno di scuola all'Uae Tour. Ma se vince la Sanremo farà pure la Roubaix
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Sabbia, pianura, vento e anche due salite interessanti sono nel menù dei sette giorni di gara dell'UAE Tour 2025 che scatta oggi con la Madinat Zayed Shams Solar Park - Liwa Palace di 138 km, totalmente pianeggianti. Il favorito per la vittoria finale? Che domande: Tadej Pogacar, campione del mondo in carica, che andrà subito alla ricerca della vittoria. Lo sloveno è al suo primo impegno stagionale, che su queste strade ha già vinto due volte e punta deciso al tris anche se i suoi obiettivi sono ben altri.

Ad incominciare dalla Sanremo, la corsa tormento e desiderio, troppo aperta nel pronostico e troppo facile da correre, per questo troppo difficile da vincere. Di stanza a Montecarlo lo sloveno ha già spianato non si sa quante volte in questi mesi Cipressa e Poggio, che non sono certo Stelvio o Mortirolo, ma dopo quasi 300 chilometri di corsa diventano soffocanti come l'Everest. «Per me non deve diventare un'ossessione, ma è chiaro che è un obiettivo: mi mancano due Monumenti per completare la collezione, Sanremo e Roubaix. La classica di primavera è il primo tassello mancante da mettere al posto giusto», ha spiegato in questo lungo inverno il campione mondiale.

Pensa alla Sanremo, ma non esclude la classica delle pietre, l'inferno del Nord. Corsa pazza, che ai suoi dirigenti piace molto poco, ma a lui un sacco, tanto che una settimana fa si è presentato su quelle strade per prenderne visione e fare un test nel punto più iconico della corsa: la Foresta di Aremberg. «Indovinate dove sono?», ha scritto Tadej Pogacar, e queste poche righe sono state sufficienti per scatenare ogni tipo di illazione.

Maglia iridata, la sua Colnago in bella mostra e sullo sfondo la Foresta di Arenberg come location ideale per una foto che per il momento è solo suggestione, perché per il suo team - assicurano - non è in programma per il 2025. Difficile ma non impossibile.

Parte oggi nel deserto degli Emirati Arabi la nuova stagione di Tadej Pogacar, che desidera la Sanremo e sogna la Roubaix. Non lo dicono, ma lo fanno chiaramente capire: se centrasse il 22 marzo prossimo la classica di primavera sarebbe difficile contenere l'entusiasmo e l'ambizione di Pogi.

L'amico Mathieu Van der Poel, che ha vinto le ultime due Roubaix, si è limitato a postare un laconico mi piace.

Più esplicito e preoccupato Jasper Philipsen, due volte secondo a Roubaix tra 2023 e 2024 e compagno di squadra di Van der Poel: «Per favore, no». Tadej oggi nel deserto del Uae Tour comincia una stagione fatta di sogni e ambizioni, e la stessa Roubaix non è un miraggio.

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