Paul Pogba è finito sotto i ferri per porre rimedio al problema al ginocchio destro. Il centrocampista francese sperava di cavarsela con una terapia conservativa ma in realtà è stato necessario un intervento in artroscopia per tentare di porre fine al calvario del 29enne ex Manchester United. Il medico che l'ha operato, il dottor Roberto Rossi, ha spiegato ai microfoni di Tuttosport come purtroppo la terapia conservativa non abbia non solo risolto il problema, ma addirittura lo abbia peggiorato.
"La lesione del menisco esterno era complessa perché il tessuto era frammentato", ha spiegato lo specialista in ortopedia e traumatologia e primario all’ospedale Mauriziano di Torino, professore ordinario all’Università di Torino e consulente della Juventus. Il dottore ha poi spiegto: "La terapia conservativa? Diciamo che non ha funzionato. Anzi, la lesione si è aggravata. In accordo anche con i medici della Juventus abbiamo indicato in otto settimane il tempo necessario affinché Pogba possa riaggregarsi alla squadra e tornare agli allenamenti in gruppo. Questo è il tempo stimato, poi occorre valutare le condizioni e le reazioni quando inizierà a forzare".
Otto settimane lo stop indicato da Roberto Rossi, ovvero due mesi: giusto in tempo, forse, per potersi preparare in vista del mondiale in Qatar anche se bisognerà vedere se la Francia lo convocherà lo stesso nonostante le sue precarie condizioni fisiche.
Un intervento necessario e delicato
Il primario ha poi spiegato tecnicamente cos'è successo al ginocchio di Pogba durante l'operazione: "Anche se avessimo voluto compiere una sutura del menisco rotto, non c’erano le condizioni per poterlo fare: non era più riparabile. Si è potuti intervenire soltanto con una meniscectomia . Del resto, il giocatore era già stato visitato da due luminari del settore, una consulenza direttamente negli Stati Uniti e un’altra in Francia: in entrambi i casi i chirurghi avevano dato indicazione per un intervento".
La fase di riabilitazione sarà la più dura e Rossi ha spiegato come avverrà: "Si comincia con attività a catena cinetica chiusa. Utilizzerà, cioè, la muscolatura che serve per il ginocchio ma lo farà a ginocchio esteso, non flettendo la gamba. Poi, in base alla reattività del ginocchio, se cioè avvertirà o meno dolore e se non ci saranno gonfiori, si passerà all’attività a catena cinetica aperta: si lavorerà sui muscoli che servono al ginocchio e potrà piegarlo. Sarà una procedura ovviamente più impattante. Poi si passa alla fase finale con la ripresa in campo. Il giocatore verrà valutato con cadenza settimanale".
Allegri, dunque, non avrà a disposizione il suo giocatore fino a gennaio, quando ripartirà la stagione anche se Pogba, soprattutto se non dovesse andare al Mondiale, potrà prepararsi in maniera ottimale in vista degli ultimi intensi
cinque mesi di stagione. Lui e Federico Chiesa saranno sicuramente gli uomini in più della Juventus nel 2023: Allegri ha bisogno del loro talento e della loro personalità se i bianconeri vorranno davvero lottare per il titolo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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