Quando il gioco si fa duro... ecco Lewis

Dopo 3 mesi Hamilton di nuovo in pole dà mezzo secondo a Verstappen

Quando il gioco si fa duro... ecco Lewis

Il re non vuole abdicare. Lewis Hamilton ha tutte le intenzioni di spremere Max Verstappen come un limone prima di lasciargli il trono. L'ultima pole Lewis l'aveva conquistata a fine luglio in Ungheria, poi era stato il più veloce anche in Turchia ma si era preso 10 posizioni di penalità per la sostituzione dal motore. Tre mesi e 20 giorni dopo Hamilton è ancora in pole, la numero 102 della sua carriera arriva alla prima uscita della F1 in Qatar, 75° circuito a ospitare un Gp. Una pole netta. Significativa in questo finale di mondiale con i due contendenti separati da 14 lunghezze. Tutto può avere un peso ormai. Anche il margine di 0455 su Verstappen che si è preso il posto accanto a lui e non era mai stato così lontano quest'anno. La Mercedes ha ritrovato la velocità smarrita e i sospetti di Horner continuano, tanto che i commissari sono stati chiamati ad un super lavoro verificando ogni minimo dettaglio dei duellanti mondiali. «Non sarà facile per chi deve inseguire su questa pista», butta lì Lewis. Ha già in mente una fuga per la vittoria. Prima curva permettendo. Max si è fatto indagare anche per aver (inutilmente) migliorato la sua prestazione in regime di bandiere gialle dopo che le qualifiche erano state chiuse in anticipo per colpa di Gasly al quale un'ala aveva squarciato una gomma anteriore. Comunque Max è rimasto solo nella morsa Mercedes dopo che Perez si è fatto eliminare in Q2.

Tra gli eliminati eccellenti in Q2 c'è anche Charles Leclerc. «Non so dove ho perso rispetto a Carlos. Non ho una spiegazione. Io non ho sbagliato eppure non ho mai trovato la finestra giusta per le gomme», la sua spiegazione un po' inquietante. In effetti restare a 0222 dal compagno che oltretutto aveva passato il taglio con gomme medie, è abbastanza inspiegabile. Fino a sera, quando i meccanici scoprono il motivo: il telaio era rotto. Da sostituire. Un lavoraccio.

Quanto a Sainz bravo ad esser entrato tra i dieci, poi non è riuscito ad andare oltre la settima posizione, dietro anche a Gasly, Alonso e Norris. Una brutta sorpresa per la Ferrari che pensava di essersi ormai assicurata il terzo posto tra i Costruttori. Dovrà sudarselo fino in fondo. E cercare di capire.

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