Le lacrime di gioia del nuovo astro nascente Fabio Quartararo e la smorfia di dolore del campione Marc Marquez. Due fotogrammi che racchiudono le due facce di una domenica mai scontata nella fornace di Jerez. Pronti via, l'allungo di Marquez, che al 3° giro conquista la testa della corsa, ha fatto pensare ad un copione già visto con il Marziano leader a caccia della vittoria e il nono titolo nel mirino.
Il primo colpo di scena arriva però al 5° giro con Marquez che salva in modo magistrale una scivolata sicura che lo relega nelle retrovie. Inizia così una rimonta forsennata che senza sbavature lo porta dal 16° al 3° posto. Qualsiasi altro pilota si sarebbe accontentato. Non Marquez, che in questa sua sete infinita di successo ha il suo punto forte, e la sua più grande debolezza. Qualcuno parla di delirio d'onnipotenza. Non chi è stato il più grande di tutti i tempi come Giacomo Agostini. La stessa fame che ha portato lo spagnolo della Honda fino agli scarichi della Yamaha di Maverick Vinales (2°), lo ha scaraventato nuovamente nella ghiaia a quattro giri dalla fine per avere osato troppo. «Fa parte del suo carattere, ma deve imparare ad accontentarsi», ha sentenziato Ago, «Marc deve capire che si può arrivare anche quarti, quando le cose non vanno. Questo vale sempre, ma a maggior ragione in un campionato compresso come quello di quest'anno».
La caduta rischia infatti d'incidere pesantemente sul campionato perché nell'incidente Marquez ha riportato una frattura leggermente scomposta dell'omero con l'interessamento del nervo radiale e domani sarà operato a Barcellona. Nella migliore delle ipotesi, salterà la prossima domenica e lo rivedremo il 9 agosto a Brno.
Della sua assenza ne approfitterà sicuramente Fabio Quartararo, velocissimo in prova lo scorso anno e quest'anno consistente anche in gara. Senza errori, Marc avrebbe probabilmente vinto, ma il successo di Fabio lascia tutti concordi: è lui l'anti Marquez. «Adesso mi sento un reale contendente al titolo», ha affermato candido il francesino che al secondo anno in MotoGP ha già battuto anche Vinales, il futuro compagno di squadra, che ieri non ha brillato nonostante il 2° posto.
Si conferma una garanzia invece Andrea Dovizioso, che alle prese di una fresca frattura alla clavicola e una Ducati che fatica a sfruttare la nuova gomma posteriore Michelin, sale sul terzo gradino del podio. «Ci manca velocità e non possiamo fare strategie. Per valutare meglio la situazione dovremo attendere le piste amiche di Brno e Austria», ha sentenziato il Dovi. All'appello manca Valentino Rossi, costretto a ritirarsi per un problema tecnico al 19° giro quando era 10°. Partito bene (8°), il Dottore ha lamentato ancora la difficoltà a far lavorare bene le gomme e ha sentenziato: «Marquez? Sarà dura pr il campionato...».
Solo la vittoria di forza del fratello Luca Marini in Moto2 ha rischiarato una giornata buia. Domenica prossima la MotoGP si ripete sulla pista andalusa e l'attenzione sarà su Rossi, chiamato a migliorarsi e Quartaro, obbligato a confermarsi.
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