Beaver CreekE' la vigilia del lungo fine settimana che chiuderà il Mondiale, sette gare archiviate, quattro ancora da vivere, si comincia oggi con il gigante femminile. Sole, cielo azzurro, boschi, piste a perdita d'occhio Beaver Creek è veramente il paradiso dello sci, alla seggiovia passano uno a uno tutti i migliori sciatori del mondo, da Hirscher alla Maze, dalla Shiffrin a Ligety e poi Neureuther, la Fenninger Giovani, belli, fortunati come pochi, sciano e fanno gare, i più bravi guadagnano anche dei bei soldi. In mezzo girano anche gli italiani, sorridenti, tranquilli: come va? Tutto bene! E come potrebbe andare male? Loro devono ancora cominciare, non si portano sulle spalle le delusioni dei compagni. Paris e Innerhofer sono già tornati in Italia, hanno voltato pagina, erano solo gare di sci dopotutto, nessun dramma. «Sono i Mondiali, è vero, ma la neve è sempre bianca, le porte rosse e blu, le avversarie le solite e il cronometro anche». Federica Brignone si sente molti occhi puntati addosso, ma non si fa problemi. E' tranquilla, negli ultimi allenamenti ha sciolto i dubbi sugli sci da usare oggi, la neve del Colorado si conferma strana, mai uniforme, la scelta del materiale è fondamentale per puntare al podio. «E' l'obiettivo, ovvio, non sono certo venuta qui per fare shopping!», ride, ben sapendo di avere la valigia già piena di regali. Sdrammatizzare, in questi casi, è importante.
Un po' più tesa sembra Nadia Fanchini, che dopo la bella gara in discesa si è caricata e vuole stupire. La pista è lunga, la quota elevata, qui si fatica anche a fare 200 metri a piedi, figuriamoci un minuto e quindici di gigante. Nelle pause fra una prova e l'altra le ragazze inalano un po' di ossigeno, aiuta a recuperare. Oggi dovranno essere al 100%, perché Maze, Fenninger, Brem, Shiffrin, le svedesi, persino la Vonn, che torna in gigante dopo oltre due anni, non regaleranno nulla. Nei giorni scorsi l'Italia ha veramente deluso, la ciliegina è arrivata nella gara a squadre, mal preparata fatta eccezione per Chiara Costazza, e ovviamente finita con una sconfitta al secondo turno contro il Canada che in finale ha fatto tremare l'Austria.
Gli stranieri si sono stupiti: ma come, non avete ancora vinto medaglie e schierate una squadra senza i migliori? Il problema è che i migliori, ad esempio Gross e Razzoli che domenica potrebbero essere chiamati a salvare la spedizione, hanno la schiena da preservare: il parallelo è traumatico, nessuno ha voglia di rischiare la prova individuale per un'eventuale medaglia che conta di meno. Questione di mentalità. Hirscher intanto si è messo in tasca un altro oro, schifo non fa!Tv: Raisport ore 18.15 e 22.15
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