L'Atalanta dopo venti giorni torna a festeggiare la vittoria in campionato e si riaffaccia così in classifica a ridosso della zona coppe. Tre punti maturati in maniera spietata. D'altronde «Dura lex, sed lex» dicevano i latini. E infatti Gian Piero Gasperini, arrivato a 900 punti in carriera, e Mateo Retegui non si sono fatti scrupoli ad affondare la loro ex squadra, facendo precipitare il Genoa in una crisi profonda (non solo tecnica ma anche societaria col club in vendita a causa delle problematiche, che affliggono il fondo 777 Partners).
La gara si apre proprio con l'abbraccio di uno dei grandi ex, ovvero il centravanti italo-argentino, nei confronti di Alberto Gilardino e di tutti i componenti della panchina genoana. Il primo sussulto atalantino arriva al tredicesimo con l'incornata del rientrante Hien che termina di poco a lato. Al minuto 24 la Dea passa in vantaggio: accelerazione sulla sinistra di Lookman, pallone invitante in area sul quale si fionda in spaccata Retegui, che ritrova il gol dopo 20 giorni di digiuno. Ottenuto il vantaggio, inizia il monologo dei bergamaschi che sfiorano in più occasioni il raddoppio. Col 2-0 che arriva a inizio ripresa grazie al tap-in di Retegui, che sfrutta la non irreprensibile respinta di Gollini sul tiro dalla distanza di Ederson.
Al 60' la Dea cala il tris con la saetta dello stesso brasiliano, ben innescato dal colpo di tacco di Retegui. Primo gol stagionale per lui, non segnava dal 15 aprile. Il Retegui-show si conclude al 73' con la tripletta del bomber, implacabile anche dal dischetto.
Settimo centro in campionato per il numero 32 nerazzurro, che si impadronisce del primo posto in classifica marcatori. Nel finale arriva il pokerissimo con la splendida conclusione da fuori area di De Roon prima della rete della bandiera genoana firmata dal 17enne Ekhator.
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