Milan Masochista: 3-2 al Lecce

Reti annullate, sotto di 2 gol ma tra errori e sofferenze Conceiçao trova la vittoria salva panchina. Per ora

Milan Masochista: 3-2 al Lecce
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Con il Milan non c'è mai il rischio di annoiarsi né di assistere a calcio banale. Ieri a Lecce ne ha combinata un'altra delle sue in questa stagione di forti contrasti, alti e bassi, errori marchiani e prodezze. È stato capace di passare dallo 0 a 2 al al 2 a 3 finale. Tre gol buoni, 2 annullati per fuorigioco, 1 palo scheggiato da Gimenez sono il fatturato per portare a casa un successo esterno dopo giusto un mese (ultimo precedente a Empoli). Ma non sono soltanto luci abbaglianti. Ci sono anche i due gol subiti dal Lecce e il palo scheggiato dal demonio Krstovic nel primo tempo, segno indelebile dei buchi difensivi che Sergio Conceiçao non ancora riesce a rammendare. Discutibile anche qualche sua scelta iniziale (Jimenez, Bondo) oltre alla sostituzione di Gimenez, molto reattivo in attacco. Leao, entrato dalla panchina, è il protagonista del ribaltone suggestivo. Chissà se lo ha capito il tecnico!

A caccia dei suoi record orribili, il Milan ne confeziona un altro nel primo tempo di Lecce. Riesce a fare due gol (uno dopo 48 secondi), Gimenez e Gabbia gli autori, entrambi annullati per fuorigioco. Nel frattempo subisce dal Lecce (peggiore attacco della serie A) il gol di Kristovic: contropiede velocissimo da palla persa (Reijnders) e stoccata dal limite su cui Sportiello può davvero poco. Prima e dopo, il Milan comanda il gioco, allestisce almeno altre due golose occasioni con Gimenez (Falcone fa il suo dovere), si rivede dopo un periodo buio il miglior Theo Hernandez della stagione, con la fascia di capitano al braccio, ma il risultato è quello scolpito dopo 7 minuti. Ed è un mezzo miracolo perché lo stesso centravanti del Lecce centra il palo esterno sulla seconda azione alla mano dei suoi a dimostrazione della fragilità estrema dell'apparato difensivo di Conceiçao oltre che del suo piano tattico inedito con Bondo al debutto, Leao, Fofana e Joao Felix in panchina. A spiegare il deficit concorrono alcuni ripetuti errori (Jimenez), qualche strafalcione (Walker) e una serie di attacchi ciechi (7 tiri in porta, 6 nello specchio), senza adeguata copertura alle spalle.

ùSi replica nella seconda frazione inaugurata dall'arrivo di Leao dalla panchina. Gimenez centra il palo (è il più attivo l'ì davanti eppure finisce poi sostituito) ma è il Lecce a guadagnare il 2 a 0 con le solite modalità. Appena il Milan perde una palletta sulla tre-quarti, parte il contropiede pugliese che premia Krstovic autore del diagonale secco finito nell'angolo lontano di Sportiello. Gli altri due cambi di Sergio Conceiçao (Joao Felix e Abrahham) producono un orgoglioso sussulto e in 5 minuti matura l'incredibile 2 a 2. È il solito Leao a promuovere l'attacco chiuso da Joao Felix con Gallo che corregge la traiettoria involontariamente nella propria porta. Subito dopo Pulisic, stroncato in area da Baschirotto, si procura il rigore che poi trasforma con tiro centrale.

A quel punto il Lecce è sulle gambe, retrocede metro dopo metro, e il Milan può completare la remuntada ricavando grazie al solito Leao (secondo assist consecutivo) il cross che trova Pulisic pronto al tap-in davanti alla porta.

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