S. Francisco e Kansas City. Due americhe diverse a caccia del Super Bowl

A Miami il trofeo numero 54. I 49ers per il record dei 6 titoli, i Chiefs in finale dopo mezzo secolo

S. Francisco e Kansas City. Due americhe diverse a caccia del Super Bowl

Tutti in piedi, stanotte. O sul divano, o in qualunque posizione, per il Super Bowl numero 54 della storia, LIV secondo la cronologia romana preferita dalla Nfl che lo organizza. Per la prima volta dal 2015 non ci sono i New England Patriots, soppiantati nella American Football Conference, uno dei due gironi, dai Kansas City Chiefs, che tornano in finale dopo 50 anni esatti, e in quel 1970 avevano battuto i Minnesota Vikings. Contro di loro i San Francisco 49ers, che avevano vinto i primi cinque giocati, sotto la guida dei leggendari quarterback Joe Montana e Steve Young, poi perso quello del febbraio 2013, e dunque hanno la possibilità di raggiungere in cima alla lista proprio i Patriots e i Pittsburgh Steelers, fermi a sei. Si gioca all'Hard Rock Stadium di Miami, al termine di una settimana frenetica e pure bagnata dalla pioggia tropicale nelle 48 ore precedenti la partita: poco male per i tifosi dei Chiefs, che vengono dal sottozero - ma asciutto - della loro città, meno abituale per quelli dei 49ers, che però nella Baia di origine si sono adattati a tutto, dalla foschia al sole pallido.

Una partita dal difficilissimo pronostico, visto che il tema principale è la grande sfida tra il formidabile attacco di Kansas City e l'ottima difesa di San Francisco. Come però può capitare in questi casi, va poi a finire che a deciderla saranno reparti e giocatori inattesi, magari non i grandi nomi come i due quarterback Pat MahoMes (Chiefs) e Jimmy Garoppolo, l'oriundo che due Super Bowl li ha già vissuti come riserva di Tom Brady ai Patriots, senza però mai mettere piede in campo. Dai Patriots Garoppolo, curiosamente, ricevette quando era già passato a San Francisco 107.000 dollari come premio per il raggiungimento della finale del 2018, persa contro Philadelphia.

Il Super Bowl presenta tantissime storie, come sempre, ed è naturale considerando che i giocatori delle due squadre sono in tutto 106: Mahomes, figlio di un professionista del baseball, sembrava a sua volta destinato a diventare un giocatore della lega Mlb prima di trovare la sua vocazione, mentre il canadese Laurence Duvernay-Tardif, uno degli uomini incaricati di proteggerlo mentre lancia, nei mesi di inattività sportiva fa il medico ed è stato inviato della radio del suo paese alle Olimpiadi invernali del 2018. Garoppolo viene da un college poco noto, Eastern Illinois, dal quale però negli anni sono andati nella Nfl giocatori e allenatori di grido come Mike Shanahan padre di Kyle che allena proprio San Francisco.

La piccola America della provincia che si incrocia con la colossale e volgare America della Florida e di Miami: mescolando, anche senza cura, viene fuori una partita che smuove i soliti milioni di dollari di pubblicità (spazi da 30 venduti da mesi a 5-6 milioni l'uno), i soliti biglietti con prezzo minimo 6000 dollari e una passione che se ne frega di questi numeri e bada, per fortuna, solo al gioco.

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