Saltano le prove L'Olimpiade si sta sciogliendo

Cancellate quelle della discesa donne prevista per oggi. Gli azzurri disertano il test della supercombinata uomini

Sochi - Fa caldo, sempre più caldo. Dopo una notte piovigginosa, ieri mattina l'ultima prova della discesa femminile in programma oggi è stata annullata per timore che la pista si rovinasse: la neve era mollissima, le lamine degli sci avrebbero scavato solchi difficili poi da risistemare. Gli uomini hanno invece sciato provando per la prima volta la partenza della discesa della supercombinata (in programma venerdì), con pochi fra i migliori al via. Bode Miller ha confermato di amare questa pista (gara a parte) con il miglior tempo, ma non aveva avversari degni, perché Svindal e gli italiani hanno preferito starsene a riposo. Sembra di essere a primavera inoltrata, alle ultime gare di stagione, quando la neve è marcia e gli scarponi ci sprofondano dentro. Le temperature non sono cambiate tanto dai primi giorni, ma un conto è quando di notte il cielo sereno permette alla neve di indurirsi, un altro è quando nuvole e umidità la fanno marcire.

Sta succedendo quel che si temeva: l'olimpiade si scioglie. E se lo sci alpino sta patendo, e ancor di più patirà nei prossimi giorni anche se dovrebbe tornare il sole, gli altri sport outdoor non stanno molto meglio: sulle piste di fondo la neve è pappa (e fra ieri e l'altro ieri s'è visto: quante cadute!), sull'anello dove oggi Alessandro Pittin tenterà la sua solita straordinaria rimonta non dovrebbe essere molto meglio… ammesso che la neve si trovi ancora! Quattro anni fa Pittin entrò nella storia vincendo la prima medaglia olimpica per l'Italia nella combinata nordica, salto dal trampolino più fondo, allora era reduce da un podio in coppa e carico a mille, ora è invece carico di dubbi conditi anche da un po' di preoccupazione: «Questa pista è stretta, l'hanno ricavata vicino al trampolino ma potevano fare di meglio, non è bella e non c'è neve. Visto che le temperature saliranno ancora dovranno buttare molto sale. Sarà difficile sciare». Il problema vero di Pittin è quello di sempre: cercare di perdere meno possibile nella prova dal trampolino per poi andare a caccia del podio sciando come un forsennato. «Deve cercare di non perdere più di un minuto e venti dai primi» spiega il suo allenatore Sepp Chenetti, grande tecnico che portò i fondisti azzurri ai trionfi di Torino 2006. Negli allenamenti di ieri Pittin ha saltato un po' meglio, ma non ancora come vorrebbe e come faceva in passato, prima che due cadute con conseguenti infortuni gli togliessero fiducia. Comunque vada, la gara di Ale sarà di rimonta e sulla pista stretta che lo aspetta questo potrebbe essere un ulteriore problema, perché ci sarà poco spazio per i sorpassi. «Vedremo, sono qui per provare a vincere una medaglia, se dovessi riuscirci questa olimpiade mi piacerebbe molto di più!». Chenetti assicura che nel fondo Ale va forte, anche se domenica, durante un allenamento duro, ha faticato molto. Le lunghe ore in palestra e le sedute dal fisioterapista lo hanno rimesso in sesto e oggi Ale sarà pronto, ci proverà, anche sulla pista che non gli piace e sulla neve molle.

Lo stesso faranno le discesiste stamane nella seconda gara femminile in programma. L'Italia schiera le sorelle Fanchini, Elena e Nadia, Daniela Merighetti, che corre con gli antidolorifici, e Verena Stuffer.

Il sorteggio non è stato generoso con Stuffer e Nadia Fanchini che avrebbero potuto partire con l'1 e il 7 e invece saranno al via con il 23 e il 30 rispettivamente. 9 e 11 i numeri di Daniela ed Elena. Via alle 11 locali, che caldo farà?

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