Il rispetto prima di tutto. Rispetto per chi ha perso la vita, la casa, la serenità, le proprie certezze. Rispetto messo davanti al titolo mondiale, a quel numero uno che porta sulla carenatura e vorrebbe tanto tenersi stretto, ma che non è tutto. Prima di scendere in pista a Sepang e chiudere le prove del venerdì davanti a Jorge Martin, suo avversario nella corsa al titolo, Pecco Bagnaia ha messo in chiaro qual è il suo pensiero dopo l'alluvione che ha devastato Valencia. «Anche a costo di perdere quello che è il mio massimo obiettivo, ossia vincere il titolo, io a Valencia non sono disposto a correre. Spero proprio prendano in considerazione il fatto che non è la cosa corretta da fare». Una scelta forte da parte di un campione tutto d'un pezzo: cuore, anima, cervello e la solidarietà che contraddistingue chi corre, ma anche chi viaggia su due ruote.
Messaggio ricevuto. Poche ore dopo è arrivata la cancellazione. Valutato il potenziale impatto positivo (e quello negativo) del correre a Valencia dopo la tremenda alluvione del 29 ottobre, la Dorna organizzatrice del campionato ha scelto di correre per Valencia, impegnandosi a sostenere i fondi di soccorso già esistenti. L'ultima gara della stagione non si correrà dunque nel sud della Spagna martoriato dalle inondazioni, ma altrove.
Forse ci si fermerà a Sepang, dove si gareggia questo fine settimana, per fare il bis, forse si andrà in Portogallo e forse in Qatar, dove tutto è cominciato; possibile ma meno probabile, che venga scelta una pista spagnola, perché - come ha sottolineato Pedro Acosta, giovane rivelazione del campionato - il vincitore del titolo non potrebbe festeggiare, perché passerebbe per insensibile nei confronti della tragedia che ha colpito il popolo spagnolo. Tv: oggi alle 8 dir. Sprint Sky e Tv8, domani Gp alle 8 (diff. 14.05)
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