Nelle ultime sei sfide è sempre uscito il segno 2. E nelle ultime dieci la squadra di casa ha vinto una volta sola. È solo una delle tante curiosità che legano insieme Milan e Napoli in una partita vecchia come la serie A, 94 anni, perché rossoneri e azzurri si incrociarono per la prima volta proprio nella prima edizione del girone unico. Una sfida lunga 156 partite, di cui solo 4 in coppa Italia, ma una di queste in finale (nel 1972), una classica del calcio italiano che approda per la prima volta in Europa, 17° incrocio tra due nostre squadre nelle coppe classiche, ma solo il quinto in Champions dove tutto cominciò con Juve-Verona '85-86.
Milan-Napoli si è riaccesa negli ultimi tempi con lo squillante 4-0 rossonero al Maradona ancora negli occhi, ma ha vissuto i suoi momenti migliori ai tempi di Diego e di Gullit, quando lo scudetto correva sul filo tra il Duomo e il Vesuvio. Milan-Napoli che è sfida tricolore per la prima volta nel '68, quando gli azzurri sono gli unici a impensierire lontanamente Rivera&C., anche perché nella sfida diretta Pierino Prati al 90' toglie ogni speranza ai napoletani: il Petisso Pesaola si accascia sulla panchina distrutto e negli spogliatoi viene addirittura colto da un collasso per la tensione. Nel '72 invece Milan-Napoli è finale di coppa Italia all'Olimpico e decidono i gol di due difensori: il napoletano Panzanato nella propria porta e Rosato che raddoppia per il Diavolo. Poi Rivera, ironia della sorte, riceve la coppa dalle mani di un presidente napoletano, Giovanni Leone.
L'epoca d'oro arriva però a fine anni Ottanta, quando a Napoli regna Diego Maradona e a Milano spuntano gli olandesi, e il 3 gennaio dell'88 va in scena la partita che svela per la prima volta il potenziale del Diavolo sacchiano. Gli azzurri campioni d'Italia passano dopo appena 10 minuti con Careca, ma il Milan si trasforma e rifila quattro schiaffi agli azzurri: è la consacrazione italiana di Ruud Gullit, fresco Pallone d'oro, e il Pibe ha trovato il suo contraltare. Il Diavolo insegue i campioni in classifica per tutta la stagione e va a superarli a tre giornate dalla fine proprio vincendo 3-2 al San Paolo in una partita che diventerà iconica nella storia del Milan di Sacchi: i gol li segnano il vecchio Virdis con una doppietta e Van Basten.
Il cigno si scatenerà nel '93, quando realizzerà l'unico poker di questa lunga sfida (l'unica tripletta invece è di Cavani nel 2011), in un clamoroso 5-1 del Milan di Capello al San Paolo. In mezzo però c'è un altro scudetto azzurro (del '90), arrivato dopo sorpasso polemico sul Milan (vittoria a tavolino a Bergamo per la monetina di Alemao), con le due sfide dirette finite curiosamente 3-0 per la squadra di casa. A Napoli decidono Carnevale (doppietta) e Maradona, che regala alla città l'ultima gloria tricolore.
Una lunga storia intrecciata da gol (Rivera e Van Basten uno in coppa Italia - i primatisti con 8, Vojak, Vinicio e Maradona con 7 i migliori partenopei, mentre Altafini, Barison e Incocciati sono gli unici ad aver segnato con entrambe le maglie) e storie di allenatori: due ex rossoneri (Bianchi e soprattutto Bigon) mister
scudetto napoletani e Nereo Rocco, leggenda milanista, che firmò il gol-partita in una delle prime vittorie del Napoli anni Trenta. Con Trapattoni che debuttò in panchina proprio in un Milan-Napoli. E stasera la storia continua.
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