È un Tour esplosivo, che salta per aria come un tappo di Champagne agitato per bene. È un Tour maxi: in tutto. Con maxi cadute e un corridore che va al maximo e ora è leader per il terzo Tour di fila e per la 18ª volta in carriera: Julian Alaphilippe. È un Tour che sorride ai francesi e ad un francese, che da anni corre per un team belga che da quelle parti chiamano wolfpack: branco di lupi. E non è un caso che ieri nella Fossa dei lupi (la Côte de la Fosse aux Loups), dove era posto il traguardo, a vincere sia stato proprio il campione del mondo che guida il suo branco di lupi. «È un'emozione speciale: avevo immaginato di vivere una giornata così, ma un conto è pensarlo e un altro realizzarlo ha spiegato l'iridato in giallo -. Mi sono lanciato presto per capire come stavano gli avversari, quando ho visto che si era aperto un buco' ho dato gas fino in fondo».
Vince per distacco Julian, che dedica la prima tappa del 108° Tour de France (Brest-Landerneau, km 197,8) a Nino, il suo bimbo nato il 14 giugno. Il francese della Deceuninck-Quick Step, ben supportato da Cattaneo e Ballerini, attacca a 2300 metri dal traguardo e non lo vedono più. Alle sue spalle lascia a 8" Matthews e Roglic; con loro anche Pogacar, Thomas e un ottimo Nibali (18°). Più indietro Van der Poel, il vero sconfitto di giornata, l'uomo più atteso e celebrato in questa vigilia. Per l'occasione aveva corso con la maglia giallo-viola celebrativa di suo nonno, Raymond Poulidor (la maglia della Mercier), otto volte sul podio della Grande Boucle, ma incapace di vestire anche per un giorno la maglia gialla. Il nipote d'arte, figlio dell'ex pro Adrie, aveva sognato di vestire la prima maglia, ma come il nonno, per il momento, il sogno resterà tale. Staccato e battuto anche il neo campione d'Italia Sonny Colbrelli, che arriva con l'olandese.
Ma oltre ad un grandissimo Alaphilippe, la tappa è stata caratterizzata da due momenti di grandissima paura. A 48 km dall'arrivo, per una impressionante caduta innescata da una signora a bordo strada che teneva un cartello molto ingombrante in senso contrario alla corsa, e in favore di telecamere. A innescare l'effetto domino è il povero Tony Martin che finisce contro il cartello e manda a terra più di mezzo gruppo, compreso Nibali, Colbrelli e Van Aert. Un'altra caduta a 8 km dall'arrivo, a quasi 70 all'ora in discesa, che coinvolge un'ottantina di corridori, tra cui Froome arrivato a fatica al traguardo: difficile che oggi possa ripartire.
Ordine d'arrivo 1ª tappa Brest-Landerneau: 1) Julian Alaphilippe (Fra, Deceuninck) km 198 in 4h 39'05'' (media 42,525), 2) Matthews (Aus) a 8'', 3) Roglic (Slo) st, 6) Pogacar (Slo), 18) Nibali, 22) Carapaz (Ecu) a 13'', 41) Lopez (Col) a 1'49'', 65) Porte (Aus) a 2'16'', 93)
Valverde (Spa) a 5'33'', 123) Geoghegan Hart (Gbr) st, 171) Froome (Gbr) a 14'37''. Classifica: 1) Alaphilippe, 2) Matthews a 12'', 3) Roglic a 14'', 4) Haig (Aus) a 18'', 6) Pogacar (Slo) st, 10) Thomas (Gbr) st, 18) Nibali st.
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