La quarta è del Sudafrica, come nel 1995, come nel 2007 sempre a Parigi. La alza Siya Kolisi come quattro anni fa a Yokohama. Allo Stade de France stavolta finisce 12 a 11. Contro gli All Blacks 80 minuti da mettere in cineteca. Partita intensa, una guerra di trincea decisa dai cartellini gialli, dal piede di Pollard e dal talento degli All Blacks capaci comunque di reggere l'onda sudafricana.
Pronti, via e il giallo a Shannon Frizell mette in inferiorità i tuttineri ma costringe gli Springboks a perdere Mbonambi. Sul tabellone il conto lo inaugura Pollard. Il tema del match lo scrivono invece i chili sudafricani. Non c'è spazio per la continuità, la battaglia è sul punto del placcaggio dove de Groot regala un altro piazzato che Pollard incassa. I kiwi accorciano con Mo'unga dopo aver sfiorato la meta ma Pollard dalla piazzola resta implacabile. Se giocano sugli spazi, gli All Blacks fanno male contro un Sudafrica che sembra un peso medio che lavora l'avversario al corpo. La svolta arriva alla mezz'ora con il giallo al capitano Sam Cane che diventa rosso dopo la revisione alla moviola. Anche in 14 i tuttineri ci sono. Ioane è fermato alla bandierina da una sontuosa chiusura di Willemse e Kolbe. Si riavvicinano dominando possesso e territorio. La moviola cancella la meta bellissima di Aaron Smith poi è Beauden Barrett che recupera un pallone da un placcaggio su Tele'a e tocca in meta riaprendo il match. Avanti di una lunghezza, il Sudafrica sterilizza il match. E dalla trincea restano a guardare. Il giallo a Kolbe riporta la parità numerica in campo.
Ma non basta per il sorpasso, neanche con Jordie Barrett. L'ultima sofferta mischia per il Sudafrica, poi il triplice fischio dell'inglese Barnes che apre la strada verso la gloria e l'onore da tributare comunque agli All Blacks.
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