
L'uragano Moise Kean si abbatte sulla Dea e spazza via i residui sogni di scudetto della squadra di Gian Piero Gasperini, che esce ridimensionata dalla trasferta di Firenze. Al Franchi la Viola sfodera una prestazione da urlo che permette ai ragazzi di Palladino di tenere ancora vive le chance di quarto posto e ottenere così una vittoria meritatissima grazie all'ennesima prodezza stagionale del numero 20. Un Kean (nella foto) sempre più versione top player e che dopo la doppietta in nazionale contro la Germania va a segno pure contro l'Atalanta. Tutto il merito del gol va dato, infatti, all'attaccante classe 2000, che al minuto quarantaquattro va in pressing su Hien a centrocampo, soffiando al centrale svedese la palla e involandosi così verso la porta di Carnesecchi, poi trafitto con un destro chirurgico. Un assolo da campione che è valso i tre punti.
Se il primo tempo era stato tutto sommato equilibrato e da pareggio, nella ripresa solo le parate dell'estremo difensore nerazzurro hanno evitato ai bergamaschi di capitolare con un passivo ben più pesante. Un Carnesecchi super reattivo, infatti, ha evitato almeno tre reti nella seconda frazione di gioco, tenendo in bilico il punteggio fino alla fine, ma i bergamaschi non sono stati, minimamente, in grado di approfittarne. A centrocampo, infatti, i nerazzurri hanno faticato moltissimo, manifestando l'incapacità di creare trame di gioco pericoloso. L'assenza di Ederson si è fatta sentire e Pasalic ha deluso nei panni del sostituto del brasiliano. Praticamente nullo, invece, l'apporto degli elementi offensivi atalantini con Retegui e Lookman apparsi giù di forma. Idem De Ketelaere che ormai da diverse settimane sembra lontano parente del talento ammirato nei mesi scorsi.
Gasp ha difeso i suoi nel post-partita, trovando nell'elevata temperatura e nella sosta per le nazionali le cause principali dello scivolone della sua squadra: «Oggi è stata una giornata no, nell'arco di un campionato ci può stare. La sosta del campionato - ha spiegato il tecnico della Dea - ha penalizzato un po' i nostri giocatori reduci dalle nazionali. La prima settimana eravamo rimasti in quattro, poi oggi non abbiamo avuto le gambe giuste, abbiamo evidentemente pagato il caldo, non abbiamo avuto energia e forza».
Al di lá di questo però l'Atalanta appare da tempo in frenata. Vietato sbagliare ancora per i bergamaschi, onde evitare di farsi risucchiare nella bagarre per i piazzamenti Champions. Il terzo posto, infatti, non appare più al sicuro.
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