Super League, l'Uefa usa il pugno duro con i club dissidenti: fuori da Champions ed Europa League?

Venerdì il comitato esecutivo dell'Uefa deciderà se usare le maniere forti con i 12 club fondatori della Super League. Inter, Milan e Juventus tremano ma si fanno sentire: "Vogliamo continuare a giocare in Serie A"

Super League, l'Uefa usa il pugno duro con i club dissidenti: fuori da Champions ed Europa League?

La Super League ha generato sgomento all'interno del mondo del calcio e ora Fifa, Uefa ed ECA promettono battaglia contro i 12 club dissidenti. Il Presidente dell'Uefa Aleksander Ceferin non ci è andato giù per il sottile con le società fondatrici di questa nuova competizione e non ha usato parole tenere per Andrea Agnelli: "Andrea Agnelli è una delle più grandi delusioni, se non la più grande. Non ho mai visto una persona che mentisse così di continuo. Avevo parlato con lui sabato pomeriggio, mi aveva detto solo che erano voci, di non preoccuparmi, che mi avrebbe chiamato in un'ora. E invece ha spento il telefono. L'avidità è così forte che sconfigge tutti i giusti valori umani".

La stangata dell'Uefa

Secondo quanto riporta Sportmediaset venerdì 23 aprile il comitato esecutivo dell'Uefa si riunirà e pensa a pene esemplari per i 12 club che hanno aderito alla Super League: la possibile esclusione da Champons ed Europa League. Se questa cosa dovesse avvenire Inter, Milan e Juventus sarebbero fuori dall'Europa: questo sarebbe un duro colpo per le casse delle tre società italiane, delle tre spagnole e delle sei inglesi. Al momento questi sono solo rumors. "Vorrei ringraziare tutta la famiglia del calcio, anche i club, tranne quei 12. E grazie ai governi. Questa idea è uno sputo sul viso di quelli che amano il calcio. Non lasceremo che ci portino via il calcio", questa la dura reazione del numero dell'Uefa che promette battaglia insieme a Fifa ed ECA.

Parziale marcia indietro?

Inter, Milan e Juventus hanno preso parte alla riunione della Lega Serie A convocata in via informale, in videoconferenza, per affrontare il tema della Super League ribadendo però un concetto fondamentale: "Vogliamo continuare a giocare in Serie A". Gli altri club avrebbero chiesto alle tre dissidenti, ma senza ottenere risposte, se il progetto fosse irreversibile e il perché di un annuncio a un mese dalla fine del campionato e con diritti televisivi in parte da assegnare.

Le reazioni in Italia

L'amministratore delegato del Sassuolo Giovanni Carnevali ha parlato così a Radio Anch'Io lo Sport in merito a questa creazione della Super League: "Era un'iniziativa che covava da tempo, dobbiamo aspettare per capire bene. Fare calcio oggi è molto difficile, le squadre più grandi hanno più perdite e il sistema va rivisto. Ma nello sport ci deve essere meritocrazia, a volte essere troppo avidi è una brutta storia. Stravolgere la storia del campionato non è facile. Nasceranno delle grandi problematiche e andremo per vie legali. Sarebbe un peccato. Speriamo che si possa rivedere tutto. Il campionato perderebbe di interesse sotto tutti gli aspetti".

Ancora più duro il presidente del Torino Urbano Cairo che ha affondato il colpo nei confronti di Marotta e Agnelli: "È un attentato alla salute di una associazione come la Lega: se uno come Marotta, a.d. dell’Inter, fa una cosa del genere si deve dimettere dalla Figc subito, e deve vergognarsi", il commento al veleno del numero uno granata.

"Il progetto non andrà in porto, ma chi lo ha concepito sta attentando alla lega di Serie A e per questo tradimento deve dimettersi e vergognarsi. E la stessa cosa vale per Agnelli", il commento al veleno di Cairo nei confronti dei colleghi.

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