Quando arriva l'autunno il calcio diventa una cosa seria perché c'è la Champions League che resiste al logorio del calcio moderno e alle lotte intestine di potere. L'ultimo attacco di Florentino Perez alla formula e all'Uefa è il segnale che qualcosa potrebbe accadere ma non si sa bene con chi e come, perché la triade che resiste, Juve-Real-Barcellona sta tentando di tirare dentro altre adesioni, Agnelli ha incontrato Zhang ma le inglesi non danno segnali di pentimento, dunque la Champions resiste, la superleague resta una mina vagante ed è l'ultima scialuppa di salvataggio per chi ha i conti in disordine. Il calendario oggi prevede due partite che si portano appresso storia, fascino e riguardano le due italiane. Il Napoli ad Amsterdam ha una voglia maledetta di ribadire il grandioso avvio europeo con sette gol segnati tra Liverpool e Rangers di Glasgow, i meriti di Spalletti sono indiscutibili, sperando però che il tecnico non ritorni alle cattive abitudini e a vedere o immaginare nemici e ombre e fantasmi ovunque, anche adesso che è primo in classifica. È Milano al centro del martedì, Inter-Barcellona è pagina illustre della coppa dei campioni che fu e della Champions che è, mi basterebbe nominare Luis Miramontes Suarez per riassumere sessant'anni di football, due maglie, un campione, tra la Catalogna e la Lombardia, Italo Allodi portò all'Inter il Pallone d'oro grazie i soldi di Angelo Moratti, oggi Beppe Marotta deve fare i conti con un azionista che vuole cedere la proprietà e una squadra in evidente involuzione, come sfiduciata, nonostante le chiacchiere di Inzaghi. Non ci sono alternative, l'Inter deve battere il Barcellona ma la squadra di Xavi si è risistemata, è tornata prima nella Liga a fianco del Real Madrid e cerca di tenere da parte i guai finanziari del club.
Domani ultima chiamata per la Juventus contro il Maccabi mentre Benfica e Paris St. Germain studiano come far fuori definitivamente Allegri dal torneo, il Milan scende a Londra contro il Chelsea che ha cambiato allenatore e ha trovato nuove magie con Potter che si chiama Graham e non Harry.
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