Il ritorno del re. Voleva dare a tutti i costi un segnale, Gimbo Tamberi, e ieri ha dimostrato di essere un campione vero lasciandosi alle spalle la cocente delusione olimpica, con polemiche annesse. In quel di Chorzow, in Polonia, l'oro di Tokyo ha lasciato parlare la pedana: ad appena due settimane dalla finale rovinata dalla colica, Gimbo è tornato a saltare e ha subito messo il suo sigillo in Diamond League. «Faccio fatica ad esplodere di gioia, ma sono felice di aver messo qualcosa dopo quella gara. Voglio ripartire da qui», spiega Tamberi, barba rasata, che ha vinto con la misura di 2,31 ma che ha faticato e non poco ad accendersi. Racconta: «Sono arrivato qua che mi sentivo un ragazzino fuori posto. Si è visto all'inizio, ho superato 2,18 solo alla terza prova. Non era una misura che doveva preoccuparmi, ma la testa da Parigi è tornata con molti problemi. Non mi riconoscevo. Ho saltato anche un paio di allenamenti e non mi era mai successo se non il giorno del rinvio dei Giochi dal 2020 al 2021. Sento ancora dentro una fame, magari quella brutta esperienza mi darà la forza per andare avanti». La prossima tappa si chiama Golden Gala ed è già questo venerdì. Dove ci sarà anche Marcell Jacobs, che nella tappa polacca ha chiuso quarto i 100 metri in 993, dunque abbondantemente sotto il muro dei 10 secondi. Una prova solida del gardesano, battuto soltanto da Kerley (987), Omanyala (988) e Blake (989). «Ho chiuso di nuovo a sei centesimi dal primo, come a Parigi. Siamo lì», dice Jacobs. L'altro azzurro Chituru Ali si ferma a 1069 rallentando nel finale. È terzo, invece, nel peso un altro deluso di Parigi, Leonardo Fabbri.
Fioccano i record a Chorzow: prima Ingebrigtsen nei 3000 (7'17"55, crollato il primato che durava da 28 anni di Komen 7'20"67) e poi il solito Duplantis, che sale a 6,26 e stabilisce il suo 10° primato mondiale nell'asta.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.