C'è stato un momento, proprio alla fine del match di doppio contro l'Argentina, che un paio di diritti di Jannik Sinner hanno mozzato il fiato. Erano potenti, inesorabili, talmente sicuri da ricordare poco altro nel tennis italiano. Ed anche in quello mondiale.
I quarti di finale di Davis hanno sancito che siamo davvero in un altro mondo: le incertezze del Lorenzo Musetti all'esordio sono un incidente passeggero rispetto a quello che si è visto dopo, da Sinner ma anche da Berrettini, e una volta sarebbe stato il contrario. Siamo forti, troppo forti. Poi tutto può succedere e la semifinale di oggi contro l'Australia (il via alle 13, diretta Sky e Rai) non è da prendere sotto gamba. Ma se tempo fa avessimo pensato che, vinta la coppa Davis, avremmo potuto rifarlo l'anno dopo, ci avrebbero preso tutti per matti. E invece.
C'è ancora tempo per capire chi giocherà oggi, a parte Jannik s'intende. Probabilmente la sicurezza mostrata da Berrettini in doppio lo dà favorito per il secondo singolare. E, nel caso di un nuovo spareggio in doppio per accedere alla finale, si potrebbe optare per la coppia Sinner (se le energie lo supportano) con Vavassori. Con Bolelli comunque pronto a scendere in campo. Il numero uno al mondo intanto resta l'uomo del giorno, ogni giorno. Ieri è stato infatti omaggiato dal suo coach Darren Cahill con un toccante video che ricorda tutta la strada fatta da quando vinceva sullo sci fino agli ultimi trionfi con la racchetta. Ed è stato anche promosso dal ministro dello Sport Abodi sulla possibilità che diventi il più grande sportivo italiano di sempre («è così giovane, può succedere»), con l'auspicio che possa tornare a pagare le tasse nel suo Paese e non a Monte Carlo: «Mi piacerebbe, ma comunque Jannik sta facendo una cosa assolutamente legale che farebbero tutti al suo posto. Sta a noi creare le condizioni, con una norma che consideri anche il fatto che vive all'estero per undici mesi all'anno».
Insomma tutto bene, e ci mancherebbe.
Mentre al direttore di RaiSport Jacopo Volpi, che si è difeso dalle accuse di aver oscurato le campionesse della Billie Jean King Cup dicendo «abbiamo chiesto i diritti a Supertennis ma non ce li ha dati»), ci ha pensato invece il presidente della Fitp Binaghi: «Non è vero: li avevamo offerti in cambio del simulcats del torneo Wta di Palermo, ma a quel punto la Rai li aveva girati già a Sky e non si è potuto fare. Per noi sarebbe stato importante per la visibilità del tennis». In un momento così, poi...
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