Una testata indolore. Pavard si "beve" l'Inter con il pensiero alla Juve

Il francese, dopo il Barça fermato per guida in stato di ebbrezza, punisce i nerazzurri distratti

Una testata indolore. Pavard si "beve" l'Inter con il pensiero alla Juve

Prima storica sconfitta dell'Inter sul campo del Bayern Monaco. Finisce 2-0 come a San Siro, ma stavolta è tutta un'altra storia. Poiché la partita non contava niente, non cambia il giudizio sull'attuale momento dei nerazzurri, che anzi restano per mezz'ora all'altezza del prestigioso e certo più forte avversario. Perdere non è il modo migliore per arrivare alla sfida con la Juventus, ma Inzaghi l'aveva ovviamente messo in preventivo, schierando al via una squadra zeppa di riserve e risparmiando poi un'ampia fetta di partita anche ad altri titolari per domenica (Barella e Lautaro, più De Vrij). Nel finale entra invece Skriniar, dopo che mai come nell'immediato prepartita, Marotta s'era detto ottimista sull'atteso rinnovo di contratto («speriamo di fare tutto entro il 13 novembre»).

Anche Nagelsmann pensa al campionato e lascia a riposo più di mezza squadra, chiudendo addirittura con 2 ragazzi del 2005 (prima Tel e poi Wanner, che i 17 anni li compirà a dicembre). Più che negli uomini in campo, il clima da amichevole però traspare netto quando dopo 8 minuti - l'arbitro Kruzliak, slovacco come Skriniar, giudica non da rigore la parata di Mané sulla botta di Barella, considerando le mani unite a semplice protezione del volto. Fosse stata partita vera, mezza Inter avrebbe probabilmente rischiato l'espulsione per proteste, con la qualificazione già in tasca, si può invece incassare quasi senza un plissé una decisione che rimane molto generosa con il Bayern.

Per mezz'ora Inter anche meglio del Bayer. C'è persino un guizzo di Gosens, e nel suo anno di Inter è cosa rara, che dopo 27 minuti taglia da sinistra un pallone molto bello e rasoterra, su cui però Lautaro Martinez arriva solo in scivolata, scalciando malamente. Dal gol sbagliato in pochi minuti il Toro passa al gol provocato, con una marcatura su Pavard, sull'angolo di Kimmich, che definire approssimativa è un complimento. Testa del francese e Bayern in vantaggio. Di certo, dopo la partita, stavolta il campione del mondo non ha festeggiato come dopo il successo sul Barcellona, quando fu fermato nella notte per guida in stato di ebbrezza, patente sospesa e 500 di multa (ma 50 mila dal suo club, già più duri da smaltire). Del solito Choupo-Moting la botta da fuori area che a metà ripresa chiude la partita.

Meglio Bellanova di Asllani, anche se l'albanese in avvio di ripresa manda Acerbi in gol su punizione: netto il fuorigioco dell'ex laziale.

Asllani conferma l'impressione di timidezza che regala ogni volta che gioca. Crescerà. Forse. Bellanova invece ha la faccia del giocatore sfrontato, che ha coraggio e nessuna paura. Corre, attacca, rincula, per essere alla prima in Champions, fa un'ottima impressione.

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