Thiago Motta non ha futuro. Bravo Mancio su Retegui

Il Napoli resta primo in classifica, la squadra ha avuto strani pensieri per tutto il primo tempo e la Juventus ne ha approfittato giocando un buon football, meritando il vantaggio con Kolo Muani ma nella ripresa i bianconeri sono scomparsi dal campo

Thiago Motta non ha futuro. Bravo Mancio su Retegui
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Prima sconfitta in campionato della Juventus, ovviamente è toccato ad Antonio Conte compiere il tradimento, secondo storie tipiche del calcio. Il Napoli resta primo in classifica, la squadra ha avuto strani pensieri per tutto il primo tempo e la Juventus ne ha approfittato giocando un buon football, meritando il vantaggio con Kolo Muani ma nella ripresa i bianconeri sono scomparsi dal campo, arretrando, denunciando i consueti limiti di personalità soprattutto in mezzo al campo dove Koopmeiners ha nuovamente sbagliato partita a differenza del suo rivale di ruolo, McTominay sempre reattivo e presente nell'azione. Era evidente che la partita sarebbe cambiata anche nel risultato, il crescendo napoletano ha messo in fibrillazione la terza linea di Motta che ha provato ha inserire forze fresche, richiamando uno sciagurato Cambiaso e sbagliando la staffetta Kolo-Vlahovic a ribadire la sua miopia tattica. Per il Napoli tre punti attesi ma infine raccolti con la tenacia del suo allenatore, la dedizione totale dei suoi uomini e la partecipazione di Thiago Motta che non può avere un futuro in questo club. Nell'altro anticipo, buone notizie da Mateo Retegui, 16 gol in 20 presenze, 1152 minuti giocati sui 1980 complessivi dell'Atalanta, chiacchiere poche, fatti molti, merito di Giampiero Gasperini ma onore assoluto per Roberto Mancini che ha portato nel nostro calcio questo ragazzo argentino sconosciuto ai più ed accolto da noi tutti con lo scetticismo presuntuoso che ci accompagna, considerando gli esperimenti fasulli di Gnonto, Grifo, Facundi.

La vittoria, non facile, a Como, riporta in equilibrio l'Atalanta piuttosto brutta nel primo tempo, intossicata dalla leggerezza e dalla freschezza della squadra di Fabregas ma poi nuovamente tosta, aggressiva e vincente, vitamine ideali per affrontare l'ultimo impegno di champions league contro il Barcellona. Oggi l'Inter può rispondere alla coppia che corre in testa, a Lecce l'impresa sembra agevole.

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