È record: è storia! Una bellissima storia scritta da Filippo TopGanna, che ieri sera sull'anello in pino siberiano di Greschen (Svizzera), ha percorso in un ora 56 chilometri e 792 metri. Roba da far girare la testa, roba da far tremare i polsi. Cose dell'altro mondo, ma il campione di Vignone lo fa qui, davanti ai nostri occhi, increduli ed estasiati.
Gira veloce Ganna, senza esagerare, senza strafare, senza strappare; c'è da prendere misure e confidenza: soprattutto il ritmo. Parte regolare e paga un po', consapevolmente e volutamente. Dal 55esimo giro comincia a recuperare i 3 abbondanti che ha accumulato rispetto al record di Bigham. Comincia ad alzare il ritmo, a verificare le sue condizioni e la sua gamba. Al giro numero 75 passa in vantaggio. Il rosso si trasforma in verde: via a tutta con moderazione, cercando di lasciarsi alle spalle il rischio del cut off, di quel momento in cui la luce si può spegnere all'improvviso, senza preavviso.
Gira e rigira è sempre lì Filippo, chino sul manubrio sinterizzato in titanio stampato in 3 D da 27 mila euro. Girano veloci le sue super ruote americane monoscocca in carbonio e a disco della Princeton, da 8.500 euro la coppia. Fila via veloce e silenzioso, sui tubeless Continental da 23 mm con camera d'aria, su quei listelli di pino siberiano del velodromo di Greschen che si fa arca e culla, per qualcosa di nascente, per qualcosa di stupefacente, per qualcosa che resterà nella storia. Gira veloce Filippo, come Olmo.
Gira veloce e in tempo per il tempo Filippo, su quella bici fatata, plasmata da Pinarello con scandio, alluminio e magnesio. Alla mezzora è già record, ma c'è ancora da sudare e pedalare. Gira veloce Filippo, come Coppi.
Gira Filippo, sulla sua Pinarello F HR 3D Bolide. Per l'occasione il noto costruttore di trevigiano ha rielaborato uno studio australiano sulle balene, fatto sulla capacità di questi grossi cetacei (megattere, ndr) di effettuare con grande facilità curve strettissime, grazie a minuscoli tubercoli scolpiti sulle pinne che ne migliorano l'aerodinamica. Gira veloce Filippo sulla sua bici balena, come Baldini.
Gira veloce Filippo, inseguendo la sua ombra, per superarla e annientarla. È la storia del record dell'ora, di ogni record sportivo: si fanno i conti con l'evoluzione del mondo, con il superamento del limite, con la capacità di spostare un po' più in là non solo la notte, ma anche i propri sogni e le proprie ambizioni. È un viaggio a fari spenti nel futuro che ci conduce nel nostro passato. Gira veloce Filippo, come Moser.
Gira veloce Filippo, non si ferma più in quel catino che si fa stadio, che si fa
arena, che si fa mondo e universo. Non si ferma più questo bronzo di Riace, bello ed elegante: maestoso. Non si fermerebbe Pippo, ma è il tempo a dire che può bastare. Ma quanto dura un'ora? Gira veloce Filippo, come Ganna.
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