Il Tour torna in continente, dopo le scorribande in Corsica, e mette subito in chiaro un po' di cose con la controversa cronosquadre, spettacolare come esercizio tecnico, sempre un po' ambigua in uno sport sommamente individuale.
Nessun cataclisma in classifica nella prova di Nizza, ma subito un elemento certo: Chris Froome, il superfavorito, guadagna con la sua Sky su tutti i rivali di classifica. Poco - 6'' - su Contador. Decisamente di più su Cunego (22''), Evans (23'') e su Rodriguez (25'').
A fare davvero festa però è Gerrans, già vincitore il giorno prima nell'ultima frazione corsa, di nuovo alla vittoria anche nella prova a squadre: con la sua Orica GreenEdge trionfa nel la grande cavalcata a cronometro (con 75 centesimi di vantaggio sull'Omega di Cavendish, in una gara sul filo dei 60 orari), e soprattutto va a prendersi la maglia gialla, strappandola al belga Bakelants.
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