In salita è dire poco. Seconda tappa maledetta quella del Tour de France 2015 per Vincenzo Nibali. Lo Squalo finisce nella trappola dei ventagli, delle cadute e della pioggia nella frazione da Utrecht a Zelande, tutta sviluppata sul Mare del Nord. L'anno scorso aveva iniziato ad allungare le mani sulla Grande Boucle proprio alla seconda tappa, con la straordinaria sparata di Sheffield.
Oggi, invece, è costretto a inseguire e a masticare amaro. Una doccia gelata per le ambizioni di bis dell'azzurro il minuto e mezzo lasciato sull'asfalto a Chris Froome e Alberto Contador, al traguardo nel drappello dei 26 che hanno preceduto il gruppo. Decisiva ai -70 km dall'arrivo la caduta di Adam Hansen della Lotto. Il plotone esplode. Davanti restano in 26: Contador, Froome e Van Garderen sono pieni di compagni di squadra. Così come Mark Cavendish e André Greipel che pensano allo sprint. La locomotiva di testa fila. Dietro Nibali si trova da solo in un gruppetto a 30" dalla testa. È con la maglia gialla Rohan Dennis, ma sono entrambi senza scudieri. Decidono di aspettare una terza falange, distante oltre un minuto dalla tetsa, dove c'è il quarto dei favoriti, Nairo Quintana, con Rodriguez, Pinot e il resto dei big.
Ma l'inseguimento è falcidiato da problemi meccanici, proprio Nibali è costretto a sostuire la bici, e da un'altra caduta della Movistar. Quelli davanti sono imprendibili. Nibali al traguardo scuote la testa. «Non sono caduto, per fortuna, ma ho comunque perso terreno» dice il messinese. Che parla di «giornata no. Non di gambe, ma semplicemente di sfortuna. Bisogna accettare anche questo». Ma lo Squalo dovrà inventare subito qualcosa per recuperare il distacco in classifica, che è già rotondo. Stasera rende 1'21" a Froome e 1'09" a Contador. Solo Quintana è più lontano del campione italiano nel poker dei favoriti della vigilia: distante 18". Domani c'è già terreno per recuperare, se davvero le gambe sono ottime come parrebbe. Arrivo all'insu sul Muro di Huy.
I ventagli e le cadute scombussolano anche i piani alti della classifica generale. Nello sprint vinto da Greipel con un colpo di reni decisivo su Sagan si infila anche Fabian Cancellara.
Lo svizzero si piazza terzo e coglie l'abbuono decisivo per togliere il primato che spettava a Tony Martin, secondo nella crono alle spalle dello staccato Dennis. Maglia gialla a Spartacus, dunque, che conferma la sua classe superba battendo al fotofinish persino Cavendish.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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